Mamma e bambino con glaucoma

Cos’è il glaucoma

Il glaucoma è una malattia causata dall’aumento della pressione interna dell’occhio e dalla morte delle cellule ganglionari retiniche. La conseguente perdita delle fibre del nervo ottico impedisce il trasferimento delle immagini dalla retina al sistema visivo e porta progressivamente alla cecità.

Il glaucoma è una malattia subdola, quando colpisce non dà sintomi, non fa male; è quindi difficile da diagnosticare ai suoi esordi. Diagnosi e cura tempestive sono quindi fondamentali.

Il fattore di rischio più importante è la pressione oculare alta, che andrebbe misurata a ogni controllo oculistico.

Le probabilità di sviluppare il glaucoma aumentano con l’età; tra i fattori di rischio ci sono anche il diabete e la miopia.

Sintomi del glaucoma

Un danno al nervo ottico si manifesta con una perdita del campo visivo che inizia nelle zone periferiche coinvolgendo progressivamente le parti centrali del campo visivo, compromettendo notevolmente la vista.

La progressione della malattia è così lenta che il paziente non si accorge di nulla.

Il glaucoma non dà sintomi se non in fase avanzata, quando i danni non sono più recuperabili. Se viene scoperto in tempo, la cecità può essere evitata.

Come si cura il glaucoma

Il glaucoma si cura in prima battuta con l’uso di colliri che abbassano la pressione oculare. Essi agiscono per 12-24 ore e devono quindi essere assunti con costanza.

Chi è malato di glaucoma necessita di controlli periodici, con esami approfonditi e completi (Tonometria, esame delle fibre nervose, Campo visivo). La malattia, infatti, può peggiorare senza dare sintomi: per questo l’efficacia della terapia va monitorata almeno ogni 6 mesi.

Una volta che il glaucoma ha danneggiato il nervo ottico, il danno non è più reversibile. Quando la terapia medica con colliri si dimostra insufficiente per fermare il declino del campo visivo, è necessaria un’operazione chirurgica per controllare la pressione oculare e preservare il residuo visivo.

In quanto tempo il glaucoma porta alla cecità

La cecità dell’occhio può essere l’esito finale di un glaucoma, se non trattato. I tempi di perdita della vista, però, non sono prevedibili perché dipendono dal tipo di glaucoma e dalla gravità del danno al nervo ottico. Nel glaucoma acuto, la perdita della vista può verificarsi anche nel giro di poche ore, per questo viene trattato come urgenza medica.

Il nostro impegno contro il glaucoma

Solo facendo un controllo oculistico, che consente di misurare la pressione dell’occhio ed osservare il nervo ottico, è possibile individuare il glaucoma; una volta confermata la diagnosi, bisogna intervenire per arrestare la malattia in fase iniziale.

La prevenzione è fondamentale per intervenire prima che sia troppo tardi, per salvare la vista di migliaia di adulti e di bambini.

Nei Paesi in via di sviluppo eseguiamo screening oculistici e ai pazienti con glaucoma forniamo medicinali e garantiamo operazioni chirurgiche.

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