In Burkina Faso il nostro progetto sta restituendo dignità alle persone con disabilità. Volti e storie ce ne danno la testimonianza.
![donne beneficarie](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2015/07/donne-beneficarie-1024x680.jpg)
La mostra fotografica
In Burkina Faso, uno dei Paesi più poveri dell’Africa sub-sahariana, l’insicurezza alimentare è un problema cronico. Per questo dal 2018, grazie anche al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, abbiamo avviato il progetto triennale “Coltivare l’inclusione – sicurezza alimentare e resilienza delle famiglie vulnerabili in Burkina Faso” con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza alimentare delle famiglie più vulnerabili, in particolar modo donne, assicurando loro formazione, lavoro, cibo e una migliore qualità della vita. Nella “Terra degli uomini integri” – questo il significato di Burkina Faso – stiamo restituendo dignità alle persone con disabilità: a testimoniarlo questa mostra fotografica.
Compaore Juliette
![beneficiaria allevatrice di ovini](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2021/07/beneficiaria-allevatrice-di-ovini-2.jpg)
Diventare un’allevatrice mi ha reso indipendente. Adesso quando mi ammalo posso andare in farmacia senza dover chiedere nulla a nessuno. E questo è incredibile.
Compaore Juliette, 30 anni, allevatrice di ovini
Compaore Adiaratou
![beneficiaria sorridente tiene in mano un animale da cortile](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2021/07/beneficiaria-sorridente-tiene-in-mano-un-animale-da-cortile.jpg)
Grazie al progetto, la considerazione degli altri nei miei confronti è cambiata. Se sto facendo un’attività e mi assento, la gente si chiede “cosa fa?”, “dov’è?”. Prima, invece, mi chiedevano di mettermi da parte.
Compaore Adiaratou, 41 anni, allevatrice di polli
Diallo Gueneba
![beneficiaria allevatrice di ovini](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2021/07/beneficiaria-allevatrice-di-ovini.jpg)
Le persone con disabilità sono sempre state stigmatizzate. Ora, nell’ambito del progetto, ci sono dei programmi radiofonici sui diritti delle persone con disabilità. Tutto questo ha contribuito a cambiare lo sguardo degli altri.
Diallo Gueneba, 46 anni, allevatrice di ovini
Kinda André
![beneficiario contadino e allevatore di caprini](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2021/07/beneficiario-contadino-e-allevatore-di-caprini.jpg)
Con il guadagno di un anno della vendita dei prodotti coltivati, ho potuto pagare la scuola dei miei figli, comprare della sabbia per fabbricare dei mattoni per fare un tetto e acquistare due capre per l’allevamento.
Kinda André, 56 anni, contadino e allevatore di caprini
Mare Kotorimi
![beneficiaria commerciante e allevatrice di caprini e ovini](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2021/07/beneficiaria-commerciante-e-allevatrice-di-caprini-e-ovini.jpg)
La costruzione del pozzo e della rampa per accedervi ha cambiato la mia vita, mi ha reso autonoma: prelevare l’acqua, anche se non ho nessuno vicino, per me non è più un problema.
Mare Kotorimi, 55 anni, commerciante e allevatrice di caprini e ovini
Nana René
![beneficiario allevatore di caprini e ovini](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2021/07/beneficiario-allevatore-di-caprini-e-ovini.jpg)
Grazie al progetto vedo un futuro roseo per me come allevatore: vorrei installare una recinzione per lasciare gli animali liberi di correre, ingrandire il loro riparo e risparmiare per comprare loro il mangime migliore.
Nana René, 49 anni, allevatore di caprini e ovini
Tiendrebreogo Albert
![beneficiario allevatore di galline](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2021/07/beneficiario-allevatore-di-galline.jpg)
Le persone del villaggio mi domandano spesso dell’allevamento. Io, grazie al progetto, ho ricevuto una formazione e imparato molte cose. A chi mi chiede informazioni cerco di condividere quanto so.
Tiendrebreogo Albert, 71 anni, allevatore di galline
Zoungrana Elyse
![beneficiaria allevatrice di suini](https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2021/07/beneficiaria-allevatrice-di-suini.jpg)
Mio figlio soffre di epilessia ed è sempre stato discriminato dalla comunità. Ora, grazie all’allevamento, riesco a pagare le medicine per lui e lui aiutandomi ha finalmente delle responsabilità che lo hanno reso parte attiva del villaggio.
Zoungrana Elyse, 46 anni, allevatrice di suini
Guarda l’intervista
A raccontarci del progetto “Coltivare l’inclusione – sicurezza alimentare e resilienza delle famiglie vulnerabili in Burkina Faso” anche il Presidente della Diaspora Burkinabé, Samadou Soulene, che abbiamo incontrato nella sua casa, in provincia di Bergamo.
Samadou è emozionato ma allo stesso tempo orgoglioso di poter testimoniare quanto il progetto abbia restituito dignità alle persone con disabilità che vivono nel Paese.
*Foto realizzate da Anne Mimault