Le conseguenze del logorante conflitto scoppiato in Ucraina hanno superato i confini continentali e si stanno abbattendo sui Paesi in via di Sviluppo.
In Africa, in particolare, si inseriscono in una situazione già molto compromessa dovuta ai cambiamenti climatici e al dilagare della siccità. Senza un intervento, le persone con disabilità ne pagheranno il prezzo più alto.
Aiutaci a intensificare il nostro intervento per preparare le comunità più povere, le persone con disabilità e le loro famiglie ad affrontare la siccità e le tragiche conseguenze del conflitto.
C’è una grave crisi alimentare in atto. Secondo le Nazioni Unite, nel Corno d’Africa sono 13 milioni le persone che oggi stanno soffrendo la fame a causa della siccità, ma è un numero destinato ad aumentare drasticamente. Altri 5,5 milioni di bambini, solo nel Corno d’Africa, sono minacciati da malnutrizione grave a causa della siccità, che aumenterà se non piove nei prossimi tre mesi.
Quali sono le principali cause della crisi alimentare che sta per abbattersi nei Paesi del Sud del mondo?
L’effetto del conflitto sugli approvvigionamenti
Ucraina e Russia, sono tra i tre maggiori esportatori mondiali di grano, mais, colza e semi di girasole. Secondo le Nazioni Unite sono 25 i Paesi africani che dipendono dal grano russo e ucraino e che non riusciranno a compensare le carenze di approvvigionamento.
Il picco dei costi alimentari
L’indice FAO dei prezzi alimentari aveva già raggiunto il massimo storico prima dell’inizio del conflitto con un +24% rispetto al 2021. Considerati nuovi fattori, tra cui i maggiori costi di trasporto dovuti alle speculazioni sull’energia e alla scarsità, sono previsti aumenti di altro 8-22% entro il 2023.
Gli effetti del cambiamento climatico
Condizioni meteorologiche estreme come siccità prolungata, cicloni tropicali e inondazioni stanno aumentando in modo esponenziale di intensità e frequenza, portando a una grave carenza di cibo. I dati, già allarmanti per il 2021, si fanno ancora più critici per l’anno corrente e i prossimi.
La siccità in Africa dell’ultimo triennio
Per tre anni consecutivi in Somalia, Etiopia e Kenya la stagione delle piogge è stata quasi inesistente, decimando i raccolti e provocando la morte di decine e decine di capi di bestiame. Le colture non sono germogliate o sono appassite, i cereali e legumi piantati non sono giunti a maturazione. Solo in Kenya si stima che siano 3,1 milioni le persone in condizioni di insicurezza alimentare, il doppio rispetto al 2021.
Il nostro intervento per combattere l’insicurezza alimentare
Da decenni siamo presenti nei Paesi in via di Sviluppo con interventi di sicurezza alimentare proprio allo scopo di rendere le comunità resilienti, a prescindere dalle situazioni contingenti. Un’attenzione particolare è, come sempre, rivolta alle persone con disabilità e alle loro famiglie, che hanno maggiori probabilità di sperimentare livelli di salute peggiori, bassa occupazione ed elevati tassi di povertà.
In particolare, nella contea di Meru, in Kenya, dove si registra il numero più alto di persone con disabilità di tutto il Paese, sosteniamo un progetto di sicurezza alimentare con il quale stiamo garantendo:
- Formazione su agro-ecologia (agricoltura per la resilienza climatica, gestione dei parassiti e malattie, raccolta di acqua,…)
- Approvvigionamento e distribuzione di semi di varietà tradizionali resistenti alla siccità
- Formazione sulla zootecnica e fornitura di piccoli stock di conigli e capre
- Formazione sulla conservazione e gestione dell’acqua
- Attività per l’aumento del reddito per le persone con disabilità
Sostieni oggi il nostro intervento per preparare le comunità e le famiglie ad affrontare la siccità e le tragiche conseguenze del conflitto.