Qual è il significato più autentico del dono? La prof. Brezzi, docente di Filosofia morale all’Università di Roma Tre, offre una riflessione sul testamento solidale come dono verso il prossimo, che consente di lasciare un segno, oltre i nostri limiti di spazio e tempo, nella costruzione di un futuro migliore.

fiore in mano

primo piano Francesca Brezzi

La prof. Francesca Brezzi, docente di Filosofia morale all’Università di Roma Tre.

«La pandemia si è abbattuta come un ciclone sulla nostra quotidianità e non sembra ritirarsi, ma complesse sono le prospettive con cui affrontare tale crisi, diverse le possibili risposte. In particolare non dobbiamo distogliere lo sguardo dagli effetti gravi che la pandemia sta causando nei Paesi del Sud del mondo. Con le sue parole una acuta filosofa contemporanea, Rosi Braidotti, aiuta a focalizzare questo tema:

Siamo tutti – umani e non umani – in questo problema ma non siamo una cosa sola, ma soprattutto non siamo tutti uguali.

Rosi Braidotti

«In questo contesto proponiamo brevissime riflessioni sul dono, come paradigma del testamento solidale e viceversa, perché pensiamo che si possa realizzare una circolarità virtuosa.

Il dono offre al testamento solidale la propria cornice teorica, ma il testamento solidale offre (dona) a quello una significativa specificità di contenuti, allontanandolo dal mero scambio, come vedremo, illuminando altresì le motivazioni di chi attua il testamento solidale».

Come parlare oggi del dono?

Proseguendo nella sua riflessione, la professoressa Brezzi si focalizza sul significato del dono e del legame che crea tra chi lo fa e chi lo riceve:

«Immediata una domanda: come parlare oggi del dono? come affrontare un tema così ‘inattuale’? In un mondo mosso dall’interesse utilitaristico, dove sembra scomparire lo slancio verso il legame sociale, non sembra esserci lo spazio del dono, considerando anche – non va nascosta – l’ambivalenza, l’ambiguità, ma altresì la ricchezza, la prismaticità del dono stesso (munus quale farmaco e veleno).

II dono esprime un legame e un reciproco riconoscimento tra due soggettività, pertanto lo riteniamo categoria per eccellenza nei confronti di quei Paesi di cui prima, in quanto esprime in toto la cultura dell’inclusione e dell’appartenenza contro la cultura dello scarto».

Il valore etico del dono

Dono e scambio, in cosa si differenziano? A questa domanda è dedicata la parte finale della riflessione, in cui Francesca Brezzi mette in evidenza anche il legame circolare tra dono e testamento solidale, strumento fondamentale per lasciare una traccia di sé nel mondo:

«Intendiamo il dono nel suo senso autentico, lontano e diverso dallo scambio, come talvolta è stato autorevolmente considerato (Mauss e la sua scuola). Lo scambio ha via via assunto un’importanza strategica e di conseguenza nella contemporaneità il dono è considerato una forma inferiore di scambio; ma intendendo Dono come «relazione donante» si deve riportare in primo piano il valore etico del dono, la sua dimensione libera e creativa.

Prospettare la centralità del dono quale principio di vita, modello, e paradigma della società del futuro, possibile soluzione anche ai problemi economici oggi rappresentati dallo scambio, permette di delineare prassi alternative, che a quello seguiranno. Riteniamo inoltre che la circolarità di dono e testamento solidale consenta di coniugare un’etica privata che sia irroramento e semente di un’etica pubblica, finalizzata all’instaurarsi di valori condivisi, distante quindi dal paradigma liberale – oggi liberalismo sfrenato – a favore di un paradigma comunitario.

La dimensione etica, come una sinfonia, apre a una serie di concetti, cifre quindi del dono stesso, parole incarnate nella nostra realtà sociale: relazionalità, reciprocità, ma insieme rapporto di fiducia, aspettativa di altruismo, gratitudine, riconoscimento e riconoscenza, come mirabilmente esprime il termine francese reconnaissance. Riconoscimento nel senso di identificare l’altro (la persona con disabilità, il diverso), accoglierlo e onorarlo».

Giornata internazionale del lascito

Carla, Referente lasciti testamentari

Il 13 settembre è la Giornata internazionale del lascito solidale, un’occasione per parlare di questo importante strumento di solidarietà.
Il testamento solidale incarna per eccellenza l’idea del dono. Se vuoi ricevere, senza impegno, informazioni sul testamento solidale, o richiedere la nostra nuova Guida lasciti contatta Carla Belli al numero 347 05 55 843 oppure scrivile a carla.belli@cbmitalia.org


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