La storia di Pietrina è quella di una persona semplice e genuina, che ha vissuto intensamente fino alla fine dei suoi giorni, che per lei è arrivata a 100 anni già compiuti.

Bimbo prematuro in incubatrice

È la nipote Rosalba a raccontarci la sua storia, con affetto e tenerezza.
Originaria della Sardegna, dove viveva con i genitori, cinque fratelli e una sorella, un giorno Pietrina aveva letto un annuncio di lavoro su un giornale: cercavano una persona che potesse accudire la madre anziana di un parroco di un piccolo paesino in Toscana e, avendo sempre svolto lavori domestici, aveva deciso di lasciare la Sardegna e andare “in continente”.

Oltre al lavoro di cura in casa del parroco, Pietrina iniziò ad occuparsi anche della Chiesa di quel paese che a lei divenne subito caro, per la bellezza della natura che lo circondava, abbarbicato alla montagna.

Verso la fine degli anni ‘60, quando il prete fu assegnato ad un’altra località, Pietrina pensò di seguirlo continuando ad aiutarlo, occupandosi di lui anche quando lo colpì la malattia.

Quando Pietrina a sua volta si ammalò, fu accolta in una casa di cura e all’inizio non fu facile per lei, abituata a cavarsela da sola: Pietrina era solita dire che “le dava noia” non poter essere autonoma, racconta Rosalba.

Il traguardo dei 100 anni

Donna anziana seduta sul divano

Per il festeggiamento dei suoi 100 anni presso la casa di cura non volle nessuno di importante, né il sindaco né le istituzioni, ma volle che fossero acquistate caramelle per tutti e un gelato per lei. Come ricorda Rosalba, rimase una donna molto semplice e negli ultimi giorni della sua vita fu molto contenta di mettere in contatto tra loro i suoi 21 nipoti, che ha inserito tutti nel testamento.

Pietrina era una persona decisa, energica, che oggi riposa nel piccolo cimitero del paese dove era arrivata un giorno d’autunno per lavorare, che aveva imparato ad amare – anche se molto diversa dalla sua Sardegna – e in cui aveva scelto di vivere fino alla fine dei suoi giorni.

Dalla Toscana al Guatemala

Pietrina era anche una donna molto generosa: oltre a ricordare i suoi 21 nipoti, nel suo testamento c’è stato anche spazio per i più bisognosi, a cui ha scelto di arrivare attraverso CBM Italia. Il seme della generosità di Pietrina sta germogliando attraverso l’instancabile lavoro di prevenzione e cura della Retinopatia del prematuro dei medici e infermieri di CBM in Guatemala. Qui, dove i bambini prematuri rischiano di perdere la vista, stiamo realizzando un intervento capillare presso 10 ospedali del Paese, affinchè nessun prematuro diventi cieco per mancanza di cure. Siamo sicuri che Pietrina ne sarebbe contenta.

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Carla, Referente lasciti testamentari

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