In occasione di questa giornata vogliamo raccontarvi le storie di alcune donne straordinarie: donne con disabilità che si sono realizzate nel lavoro, come Binita, che lavora in Nepal come fisioterapista accanto ai bambini; nella propria comunità, come Kazol, che in Bangladesh aiuta le persone in sedia a rotelle a mettersi al riparo durante le emergenze ambientali; nello sport, come Catherine, la prima paratleta del Sudafrica che ha completato una gara di triathlon.

Un’occasione per ricordare un dato importante: il 20% delle donne in tutto il mondo ha una disabilità.

Queste donne devono affrontare molte più difficoltà nell’accesso alle cure mediche, all’istruzione, alla formazione professionale e all’occupazione, e raramente partecipano ai processi decisionali della propria comunità.

Spesso sperimentano una doppia discriminazione, in quanto donne e disabili, e per questo sono maggiormente a maggior rischio di violenza, abusi, maltrattamento e sfruttamento.

Questo soprattutto nei Paesi del Sud del mondo, dove vive l’80% delle persone con disabilità.

Promuovere la parità di genere e l’empowerment delle donne è essenziale per il raggiungimento di una società realmente inclusiva, come raccomanda il 5° degli Obiettivi di sviluppo sostenibile approvati dalle Nazioni Unite. Questo significa porre fine ad ogni forma di discriminazione contro le donne di tutto il mondo, soprattutto verso le donne con disabilità, eliminare ogni forma di violenza contro di loro, adottare misure legislative che consentano pari accesso alle risorse economiche, garantire la partecipazione delle donne ai processi decisionali.


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