È indispensabile riconoscere la priorità dell’istruzione per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, contrastando la recessione, le disuguaglianze e la crisi climatica.

Partendo dall’impulso dato durante il vertice delle Nazioni Unite sulla trasformazione dell’istruzione del settembre 2022, la prossima Giornata internazionale dell’educazione avrà come tema “to invest in people, prioritize education” con l’obiettivo di mantenere una forte mobilitazione politica, tradurre gli impegni in azioni e riconoscere ancora una volta il ruolo centrale dell’educazione per il benessere dell’individuo e lo sviluppo di una società inclusiva.

Ma c’è ancora tantissimo da fare. Purtroppo, il diritto all’educazione è continuamente violato e a pagarne il prezzo più alto sono le bambine e le ragazze, i bambini poveri o con disabilità, chi appartiene a minoranze.

Secondo i dati dell’UNESCO, quasi 260 milioni di bambini non vanno a scuola. La situazione peggiora per le comunità che vivono in Paesi dove le disuguaglianze sono ancora più marcate e l’istruzione è ritenuta non necessaria.

Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.

Obiettivo 4 – Agenda 2030 delle Nazioni Unite

L’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ribadisce con forza l’universalità del diritto all’educazione e per farlo è necessario lavorare a livello globale, fornire pari opportunità di accesso all’istruzione, assicurare a studenti e studentesse la possibilità di imparare, giocare, crescere insieme, sentendosi al sicuro, coinvolti e partecipi.

La Campagna Globale per l’Educazione

La Campagna Globale per l’Educazione (GCE) è un movimento fondato nel 1999, in vista del World Education Forum di Dakar, per raccogliere e coordinare le voci della società civile sull’agenda dell’educazione globale.

Da allora, sono stati fatti progressi notevoli (per esempio, 40 milioni di bambini in più a scuola), ma manca ancora molto per realizzare il diritto a un’istruzione di qualità per tutti, soprattutto per bambine e bambini con disabilità.

Il movimento è composto da organizzazioni nazionali, regionali e internazionali della società civile, organizzazioni di insegnanti, associazioni di genitori, gruppi di donne, organizzazioni di persone con disabilità, gruppi di giovani e studenti, istituti accademici o di ricerca e attivisti per i diritti dell’infanzia.

CBM fa parte della coalizione italiana della GCE insieme e ha partecipato, attraverso il rappresentante della coalizione stessa, alla settima Assemblea Mondiale che si è tenuta lo scorso novembre a Johannesburg, in Sud Africa.

assemblea GCE

Il tema dell’ultima Assemblea Mondiale è stato “The Future of Education Re-Imagined” che vuole sottolineare la necessità di una riforma radicale della scuola e del sistema educativo nel senso più ampio, in modo che l’istruzione possa essere davvero trasformativa rispetto ai temi dell’emergenza climatica ed ecologica, dell’equità, della giustizia, del rispetto delle diversità in tutte le sue forme.

Come CBM continuiamo a proteggere e promuovere i diritti delle persone con disabilità e supportare la crescita di una società e una cultura dell’inclusione attraverso qualsiasi strumento e in ogni occasione perché tutti possano sviluppare i propri talenti secondo le proprie potenzialità su basi di pari opportunità e senza discriminazioni.

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