In un mondo di “non toccare”, i libri tattili, al contrario, vogliono essere accarezzati e ci offrono la possibilità di osservare attraverso il tatto, di prenderci più tempo per la lettura, favorendo la concentrazione e una conoscenza più profonda e duratura.

foto Sonia Desini

Abbiamo parlato di questo e di molto altro con Sonia Desini dell’Associazione Mondo CHARGE, partner con l’Istituto dei Sordi di Torino del progetto F.I.R.E.! – Progetto di Formazione sull’Inclusione e Resilienza Educativa per i bambini con Sindrome CHARGE, promosso da CBM grazie al sostegno di UniCredit Foundation.

Il progetto ha l’obiettivo di contribuire al potenziamento di un sistema di istruzione inclusivo per studenti e studentesse CHARGE, rafforzando le competenze inclusive di insegnanti, personale educativo, operatori sociosanitari e genitori.

L’intervista a Sonia Desini

  • Sonia, come e quando è nata la tua passione per i libri tattili?

«Sono da sempre appassionata di libri illustrati e attraverso il mio lavoro di educatrice ambientale ho sperimentato la multisensorialità sia nei percorsi che nei materiali. I libri tattili sono la sintesi portatile delle mie due grandi passioni e ci permettono di raccontare storie attraverso diversi materiali che favoriscono l’integrazione tra suoni, tatto e immagini, una modalità alternativa di racconto. E poi sono figlia della terra di Maria Lai, la Sardegna, che con i suoi libri cuciti ci invoglia a toccare, fermarci, prestare attenzione, condividere».

  • Perché, secondo te, i libri tattili sono strumenti inclusivi?

«I libri tattili offrono un’esplorazione multisensoriale a tutti i livelli, seduti a terra insieme ai bambini, al tavolo con gli adulti; ci consentono di richiamare alla memoria emozioni, sensazioni e suggestioni semplicemente sfiorando le pagine, ma soprattutto offrono alle nostre mani l’opportunità di immaginare.

Questi libri sono irriverenti, in un mondo fatto di “non toccare” loro al contrario vogliono essere toccati e accarezzati da mani curiose, ci offrono la possibilità di osservare attraverso il tatto.
La lettura tattile azzera le distanze perché il suo principio è la condivisione a partire proprio dal tatto che è l’unico senso che contiene un elemento di reciprocità, toccare ed essere toccati nello stesso momento».

  • Quali sono le regole perché un libro tattile sia accessibile?

«Ecco quelle più importanti.

  1. La robustezza: pagine rigide e possibilmente con gli angoli arrotondati.
  2. L’apertura di 180°: il libro tattile deve poter essere esplorato totalmente.
  3. La leggibilità: un corpo minimo di 16pt ad alto contrasto cromatico, un font ad alta leggibilità e il testo dovrà essere anche in Braille.
  4. I materiali devono stimolare tutti i sensi.
  5. Evitare di utilizzare immagini ambigue che potrebbero confondere, di sovrapporre le immagini e di sottovalutare l’importanza del colore, perché il libro deve essere pensato per tutti.
  6. Il libro deve essere sicuro: evitare gli oggetti e le illustrazioni taglienti o tossiche e assicurarsi che i piccoli oggetti siano fissati bene perché non si stacchino e vengano ingeriti!
  7. Rispettare le proporzioni dei personaggi e degli oggetti che devono essere riconoscibili: per esempio, un personaggio che appare più volte nella nostra storia è importante che mantenga sempre le stesse caratteristiche.
  8. I libri devono essere anche belli per stimolare chiunque li sfogli e li esplori».
  • Quale consiglio daresti a chi volesse cimentarsi per la prima volta nella realizzazione di un libro tattile?
  1. Andare in biblioteca per avere la possibilità di toccare i libri tattili, di confrontarli e di osservare le tecniche di costruzione.
  2. Esplorare la multisensorialità attraverso la manipolazione di materiali di qualsiasi genere (carta, stoffe, spugne, oggetti di casa, etc.): un’esplorazione sensoriale, escludendo la vista, attraverso la manipolazione delle varie texture e delle forme, per allenare la motricità fine, esercitare il pensiero logico e creativo, e potenziare la capacità di rappresentazione mentale per poter immaginare come raccontare storie attraverso i diversi materiali.
  3. Provare a rendere tattile un’emozione, una sensazione, un ricordo, una poesia, una fotografia, qualcosa che ci sta a cuore. Se si lavora con i bambini, consiglio di condividere il lavoro e di coinvolgerli nella scelta dei materiali e nella scelta del libro.
  4. Se si ha già un progetto, meglio preparare prima di tutto un modello, un menabò, per raccogliere le idee, sperimentare, accostare e individuare i materiali adatti all’idea.
  5. E poi la cosa più importante, divertirsi!»
  • Quali libri tattili consiglieresti?

«Consiglio di visitare il sito della Federazione Nazionale delle istituzioni Prociechi onlus dove si possono trovare tutti i libri che hanno vinto il concorso “Tocca a Te” con la descrizione le foto e i riferimenti bibliografici. Ci sono libri d’artista, libri didattici libri adatti a tutte le età e a tutti i lettori e poi mettersi in gioco e partecipare al concorso!»

I workshop del progetto F.I.R.E!

Sonia ci racconta che sono stati due appuntamenti molto differenti dal punto di vista dell’andamento e della composizione dei partecipanti, ma in entrambe le giornate ci sono stati momenti di scambio molto profondi.

A Roma hanno partecipato 16 persone tra genitori, insegnanti, educatori sordi e udenti (è stato garantito il servizio di interpretariato LIS). Erano presenti 4 genitori di ragazzi Charge e la mamma di 2 gemelle cieche venuta dalla Puglia insieme all’assistente alla comunicazione e alla operatrice sanitaria. Un incontro molto partecipato, arricchito da diverse testimonianze.

A Milano ci sono state 2 sessioni, per un totale di 20 partecipanti. Entrambi gli incontri sono stati arricchiti da racconti personali e soprattutto da grandi scambi. Due partecipanti hanno affrontato un lungo viaggio: un’assistente alla comunicazione proveniente dalla Spagna e la mamma di una ragazza sorda proveniente da una zona della Sardegna molto isolata, l’Ogliastra.

Gli incontri di Milano sono stati all’insegna della collaborazione sia tra partecipanti della stessa sessione che tra le due sessioni: le partecipanti del mattino hanno deciso di rendere tattile un libro illustrato mostrato durante la lezione e visto che non erano riuscite a terminarlo, hanno chiesto alle colleghe del pomeriggio di finire il lavoro. Il risultato, oltre che un bellissimo prodotto, è stato un vero e proprio lavoro collettivo.

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bollo Sonia Denisi

Sonia Desini è membro del consiglio direttivo di Mondo CHARGE e responsabile dei progetti educativi e di formazione. Da circa 15 anni Sonia è docente ed educatrice in didattica specializzata per studenti sordi e sordociechi e da oltre 25 anni è formatrice ed educatrice ambientale in percorsi di educazione ambientale e sensoriale.

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