I pazienti con disabilità, già da molto piccoli, spesso devono fare i conti con ansia e depressione, causati dai maltrattamenti e dall’emarginazione. All’ospedale ortopedico CoRSU c’è un luogo protetto in cui ricominciare a esprimersi, riacquistare fiducia in sé e fare i primi passi in nuovo mondo.
Un ambiente accogliente per tutti
Il “Centro di ricreazione”, all’ospedale ortopedico CoRSU, è uno spazio in cui i pazienti, bambini o adolescenti, possono dedicarsi ad attività sportive, al gioco, alla riabilitazione, all’interazione gli uni con gli altri e, allo stesso tempo, ricevere il supporto psicologico e sociale di cui hanno bisogno.
A occuparsene è Alice Nnamono, psicologa di comunità e responsabile del Centro di Ricreazione, con il supporto di uno psicologo clinico e dei social workers.
Ogni giorno si presentano dai 10 ai 20 bambini (a seconda dei nuovi ingressi in ospedale) e l’equilibrio è molto delicato. Ci sono bambini con difficoltà a parlare, con disabilità fisiche o con malattie molto gravi o in stadi avanzati. Ciascuno qui trova un ambiente accogliente e inclusivo, in cui potersi esprimere e divertire.
Lo sapevi che ansia e depressione sono i disturbi più frequenti?
I pazienti dell’ospedale CoRSU che frequentano il Centro di Ricreazione, presentano, già da molto piccoli, forti disturbi d’ansia o depressione. Se in parte dipendono dall’accettazione della disabilità, in larga parte sono legati allo stigma nelle scuole o nelle comunità, ai modi escludenti e violenti con cui vengono trattati.
Quello che stanno affrontando questi bambini è molto difficile. […] Quando arrivano in classe lascio che interagiscano tra loro, che siano loro stessi, così possiamo identificare il problema e aiutarli.
Alice Nnamono, psicologa di comunità e responsabile del Centro di Ricreazione
Il lavoro di sensibilizzazione non finisce al CoRSU. Viene esteso anche alle famiglie e agli insegnanti, per aumentare la consapevolezza e permettere a bambini e ragazzi di non essere emarginati, ma crescere e imparare insieme ai loro coetanei.
Il progetto continua
Scopri tutte le testimonianze di chi sta partecipando a questo progetto rivoluzionario presso l’ospedale CoRSU, dove stiamo rafforzando la qualità dei servizi di riabilitazione inclusiva erogati attraverso un processo di valorizzazione della tecnologia di stampa 3D delle protesi. Ascolta le parole dei fisioterapisti, del direttore, degli psicologi o degli operatori di comunità per comprendere tutte le sfaccettature di questo grande intervento.
Vai alle altre testimonianzeIl progetto è stato selezionato nell’ambito del percorso Coopen promosso da Innovazione per lo Sviluppo, programma di Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo.