Il 7 febbraio scorso hanno preso il via i lavori per la realizzazione del primo reparto oculistico pediatrico del Sud Sudan, Stato nel centro-est dell’Africa tra i più poveri al mondo e stremato da anni di guerra civile.

inaugurazione Sud Sudan

L’evento – che si è tenuto nella capitale Juba alla presenza del Ministro della Salute del Sud Sudan, lo staff del Buluk Eye Centrer e CBM Italia – ha dato il via a un progetto straordinario: The Bright Sight, ovvero “vista luminosa.
Un progetto che come capofila CBM Italia, con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), la partecipazione del Ministero della Salute sud sudanese e in collaborazione con CUAMM e CORDAID.

Finora il destino dei bambini sud sudanesi con necessità di cure oculistiche è stato di recarsi in ospedali lontani, negli Stati limitrofi, oppure di dover rinunciare alle cure.

The Bright Sight, ovvero “vista luminosa”

Con il progetto The Bright Sight, rivolto alle comunità più vulnerabili, prevediamo in 3 anni di costruire presso il Buluk Eye Centre (BEC), il primo reparto oculistico pediatrico del Paese, attrezzarlo e formare il personale medico-sanitario.

Portare cure di qualità per migliorare la vita di migliaia di persone: è per questo che siamo qui oggi, perché tutti noi insieme possiamo rendere concreto questo sogno.

Massimo Maggio, direttore di CBM Italia

«Abbiamo iniziato a lavorare in Sud Sudan 20 anni fa, sempre in collaborazione con il Ministero della Salute, con l’obiettivo di rafforzare i servizi oculistici nel Paese, e da allora non ci siamo mai fermati. Crediamo infatti che la salute della vista sia un diritto di tutti, e in particolare dei bambini: a loro è dedicato questo nuovo centro, perché sono loro il futuro».

Tra gli obiettivi del progetto, anche il rafforzamento nelle comunità più vulnerabili di pratiche di prevenzione alle Malattie Tropicali Neglette (come il tracoma e la oncocercosi), il rafforzamento dei servizi sanitari con la diffusione capillare sul territorio di servizi oculistici inclusivi, la cura di patologie complesse e le attività di riabilitazione.

L’apertura del reparto di pediatria oculistica rappresenta un altro importante passo per l’accesso alle cure delle persone più vulnerabili in Sud Sudan e testimonia il continuo sostegno dell’Agenzia di Cooperazione allo Sviluppo ai servizi sanitari del Paese e al Buluk Eye Centre, che la Cooperazione italiana finanzia dal 2015.

Isabella Lucaferri, titolare della Sede AICS Addis Abeba.

CBM in Sud Sudan

CBM è stata la prima organizzazione a portare cure oculistiche in Sud Sudan. Il primo progetto risale al 2003, dedicato alla cura della oncocercosi. Dal 2008 al 2014 CBM ha avviato un programma di formazione specialistica per il personale medico e sanitario del Paese. Il 2015 segna il passo più importante: l’avvio del primo centro oculistico del Sud Sudan, il Buluk Eye Centre (BEC), che da allora contribuisce a ridurre la cecità evitabile nello Stato di Jubek.

Progetti accomunati da un’unica visione: offrire servizi di salute della vista integrati nel Sistema Sanitario nazionale, inclusivi (accessibili a tutti, in particolare ai più fragili) e comprehensive (con una presa in carico completa dei pazienti: dalla prevenzione alle cure fino alla riabilitazione).

Il nome Buluk Eye Center risuona in tutto il Paese. Con l’ampliamento della copertura dei servizi oculistici e l’inserimento di nuove specializzazioni, come la retinopatia diabetica e l’oculistica pediatrica, non dovremo più andare in Uganda, Kenya, Sudan o altri Paesi. La popolazione sud sudanese verrà curata nel proprio Paese.

Dr. Malek, Director General al Ministero della Salute Nazionale della Repubblica del Sud Sudan

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