Il 2023 è l’anno di avvio di un intervento che non ha precedenti. Grazie all’azione combinata e alla sinergia dei nostri progetti attivi nel Paese, riusciremo a migliorare l’accesso ai servizi oculistici anche negli angoli più remoti dell’India, integrandoli nell’assistenza sanitaria su gran parte del territorio.

bambina sorridente con occhio bendato

Salute visiva negli angoli più remoti dell’India

In molte parti del mondo, essere cieco o ipovedente significa restare intrappolati in una situazione di povertà. Un bambino con problemi alla vista, infatti, avrà difficoltà a frequentare la scuola e studiare e, una volta cresciuto, a fare il lavoro che desidera o che potrebbe fare se vedesse. Inoltre, avere un problema alla vista spesso vuol dire dipendere dall’aiuto di altri per svolgere anche le più semplici azioni quotidiane e, in molti casi, rende difficile creare una propria famiglia e prendersene cura.

Allo stesso modo, chi vive in condizioni di povertà difficilmente accede alle cure, al cibo e ai servizi di cui ha bisogno, aumentando così il rischio di sviluppare una disabilità.

L’India è il Paese con il maggior numero di persone con disabilità visiva e cecità al mondo. Secondo l’ultimo National Blindness & Visual Impairment Survey India (2015-2019), si stima che ci siano 4,95 milioni di persone cieche e 35 milioni di persone con problemi di vista, di cui 240.000 sono bambini ciechi. Circa il 70,7% delle cause di cecità nel Paese sono curabili e il 24,4% prevenibili. A questo contribuisce anche il fatto che ci siano soltanto 13 oftalmologi per milione di abitanti in tutto il Paese.

Un intervento senza precedenti

Nei prossimi tre anni, potremo infatti:

  • Raggiungere 500.000 persone;
  • Distribuire occhiali da vista a chi ne ha bisogno (più di 45.000 paia di occhiali);
  • Effettuare visite oculistiche a oltre 325.000 persone;
  • Formare più di 1.000 persone tra personale medico, operatori sanitari e personale dei centri oculistici.

È la prima volta che ci impegniamo a portare cure oculistiche accessibili e di qualità a così tante persone in questo Paese. Saremo infatti presenti in diversi centri sanitari, organizzeremo cliniche oculistiche mobili nei villaggi e nelle scuole e riusciremo a intervenire contemporaneamente in più zone dell’India, un Paese estremamente grande con più di 1,4 miliardi di abitanti.

Nessuno resterà indietro, nessun villaggio sarà troppo lontano, nessun bambino dovrà diventare o rimanere cieco solo perché non può accedere alle cure che merita e di cui ha bisogno.

famiglia indiana

Dal Nord dell’India allo Stato di Andra Pradesh

CBM è già attiva nel Nord dell’India, da cui si snoda un intervento che coinvolge 5 centri oculistici e che ha già portato i primi risultati. A questo progetto, se ne aggiunge un secondo che ci vedrà attivi nello Stato di Andra Pradesh, una regione in cui salute e istruzione, soprattutto per la popolazione tribale e rurale, nonché per le persone con disabilità, sono particolarmente trascurate.

Le comunità locali dipendono principalmente dalla pesca per la loro sopravvivenza e sono tra le comunità più emarginate della regione. I bambini, in particolare, sono spesso privati del loro diritto fondamentale all’istruzione, sono denutriti o malnutriti e non hanno accesso ai servizi sanitari specifici di cui avrebbero bisogno. I servizi di assistenza oculistica pediatrica di alta qualità e a prezzi accessibili sono molto limitati e le popolazioni indigene e quelle che vivono in aree remote tendono spesso a ricorrere a guaritori tradizionali invece che a professionisti medici qualificati per curare i problemi agli occhi.

In tal senso, l’intervento di CBM è ancora più rilevante, poiché mira a fornire cure oculistiche specialistiche di alta qualità a quasi 200.000 bambini, più del 30% della popolazione infantile nell’area.

Nuova luce per Roshini

Roshini è una bambina di sette anni. Il suo nome in hindi significa “luce”, ma fino a poco tempo fa, lei nemmeno ricordava cosa fosse un cielo luminoso: a causa della cataratta era quasi completamente cieca. Aveva appena due anni quando le era stata diagnosticata, ma la famiglia è sempre stata estremamente povera e non si è mai potuta permettere l’intervento necessario. Per anni, Roshini ha trascorso le sue giornate in casa: uscire era troppo pericoloso per lei e a scuola non poteva seguire le lezioni né giocare con i compagni. Era sola, emarginata e spaventata.

bambina sorridente indossa occhiali

Grazie al supporto dei donatori di CBM, Roshini ha finalmente recuperato la vista! È stata operata e le è stato donato un paio di occhiali dai quali non si separa più. Un intervento di pochi minuti le ha cambiato la vita per sempre e le permetterà di costruire il futuro che merita.

logo break the cycle

Come per Roshini, possiamo garantire lo stesso futuro e la stessa gioia a tante altre persone in tutto il Paese. Roshini infatti non è la sola: sono 4,8 milioni le persone cieche in India e la prima causa di cecità è proprio la cataratta. In 9 casi su 10 potrebbe essere prevenuta o curata. Intervenire, significa spezzare il ciclo che lega povertà e disabilità.

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