Alem, madre etiope, dopo anni di sofferenza supera la trichiasi grazie all’intervento di CBM. Oggi, libera dalla malattia, diventa portavoce della lotta contro il tracoma nella sua comunità.
La storia di Alem
Alem risplende con nuova luce negli occhi, avvolta nel suo vestito blu brillante.
Aveva la trichiasi, lo stadio più avanzato del tracoma e non si era mai fatta visitare perché aveva un lavoro a giornata e le poche risorse economiche le ha sempre messe a disposizione dei suoi cinque figli.
Per anni ha combattuto con la sofferenza data dalla malattia. Gli occhi le procuravano grande dolore, la sua vista peggiorava di giorno in giorno ma poteva ancora vedere.
Lavoro nei campi, raccolgo acqua per altre famiglie o lavo vestiti. Qualsiasi lavoretto pur di avere un’entrata giornaliera. Perdere una giornata di lavoro per andare da un dottore per me significava non sfamare i miei bambini
ci ha raccontato Alem
Giorno dopo giorno, nonostante l’aggravarsi della malattia, ha quindi continuato a trascinarsi al lavoro, tra fatiche incredibili e atroci sofferenze agli occhi. Al ritorno stava così male che l’unica cosa che riusciva a fare era chiudersi in casa.
Poi un giorno la sua vita ha preso un nuovo corso. Grazie alla campagna organizzata con i nostri partner in Etiopia e gli screening porta a porta le è stato diagnosticata trichiasi tracomatosa in entrambi gli occhi. È stata informata della sua situazione e indirizzata al centro di salute più vicino ad Abbaye, il villaggio in cui vive, le è stato spiegato che poteva risolvere il problema con un’operazione chirurgica gratuita.
Quando ha saputo che aveva l’opportunità di essere operata gratuitamente, non ha avuto un istante di timore: voleva solo liberarsi dal dolore e non rischiare di infettare i figli con il tracoma.
Oggi Alem sta bene ed è libera dal tracoma.
Ricorda quei giorni terribili, il dolore acuto negli occhi e la difficoltà di prendersi cura dei figli. Ricorda il senso di rassegnazione che la faceva sentire impotente. È questo che l’ha spinta a condividere la sua esperienza con le altre persone della comunità, diventando portavoce del cambiamento per le persone che hanno bisogno urgente di fermare il tracoma.
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