Il tracoma è una malattia infettiva degli occhi che si trasmette per contatto, per questo colpisce soprattutto le madri e i bambini. Fatuma, donna etiope di 30 anni, è stata contagiata dal tracoma e ha rischiato la cecità irreversibile. I nostri medici le hanno salvato la vista. Ora cerca di raccontare a tutti l’importanza della prevenzione e delle cure.

primo piano di donna etiope
Credits: Marco Simoncelli per CBM Italia

La storia di Fatuma

In un villaggio nel cuore dell’Etiopia vive Fatuma insieme alla sua famiglia. È una giovane donna solare, madre di quattro figli. Con il marito si occupa dei campi in un terreno condiviso con un’altra famiglia. Nella loro zona è normale vivere a contatto con il bestiame. La famiglia stessa ha un vitello nel cortile di casa e le condizioni igieniche spesso sono precarie, anche per la mancanza di acqua pulita o di latrine ventilate.

Questi sono tutti fattori che favoriscono la diffusione del tracoma: la prima causa infettiva di cecità al mondo e problema di salute pubblica in 38 Paesi.  Nei primi stadi la malattia si manifesta con prurito agli occhi e lacrimazione, è successo così anche per Fatuma, che racconta:

Quando tutto è cominciato due anni fa circa, sentivo prurito e mi lacrimavano gli occhi. Ho cominciato a lavarmi la faccia ma non c’era nessun miglioramento, anzi la situazione continuava a peggiorare. Avevo gli occhi sempre rossi e gonfi. Ho sofferto, ho sofferto davvero molto.

L’operazione

Se si interviene in tempo, il tracoma può essere curato con una pomata o dei medicinali. Altrimenti, se non viene trattato o si sospendono le cure, la malattia degenera portando la palpebra a rivoltarsi verso l’interno e le ciglia a graffiare l’occhio, battito dopo battito. È un dolore atroce che porta alla cecità totale e irreversibile. A questo stadio della malattia si può intervenire solo con un intervento chirurgico.

Fatuma è stata visitata durante una campagna nei villaggi che organizziamo periodicamente nelle zone dell’Etiopia in cui il tracoma è più presente. Dopo qualche resistenza iniziale, ha acconsentito all’operazione (gratuita e sostenuta dalle donazioni dei donatori di CBM) ed è finalmente guarita.

È stato più facile di quanto mi aspettassi. È durata poco e dopo qualche settimana mi sono sentita subito meglio. Sono felice di averla fatta, perché ho ripreso a vivere…davvero.

donna etiope sorridente nei campi
Credits: Marco Simoncelli per CBM Italia

Igiene e sensibilizzazione

L’igiene, la prevenzione e gli interventi immediati sono fondamentali per debellare il tracoma. Ecco perché una componente cardine del nostro lavoro è proprio la sensibilizzazione nei villaggi e nelle comunità.

Fatuma stessa, da quando ha ricevuto le cure, è consapevole dei rischi e cerca di informare le persone attorno a lei di quanto sia importante prendersi cura della propria igiene.

Cerco di tenere i visi dei miei figli sempre puliti e faccio lavare la faccia due o tre volte al giorno. Il problema è che, anche se noi facciamo bene, riguarda tutta la comunità. Per questo io ne parlo sempre a tutti, parenti e amici. Gli spiego di non toccarsi gli occhi e di andare a fare i controlli. Non tutti mi ascoltano, ma è un servizio gratuito e molto importante per tutti. Sono ottimista, continuerò a parlarne.

donna sorridente con bimbo sulle spalle e altri due bambini a fianco a lei
Credits: Marco Simoncelli per CBM Italia

L’intervento di CBM e Fondation Assistance Internationale

In Etiopia siamo presenti dal 2014 con un ampio intervento di lotta al tracoma attraverso  la strategia S.A.F.E promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che prevede 4 componenti: operazioni chirurgiche (Surgery), distribuzione di antibiotici (Antibiotics), educazione alle corrette norme igieniche (Facial cleanliness), costruzione di pozzi e latrine (Environmental Improvement). 

Nel 2022, con il cofinanziamento di FAI (Fondation Assistance Internationale), nel distretto di Wogedi, nella regione di Amhara, abbiamo implementato un progetto destinato a oltre 200.000 persone.

Ecco di cosa ci stiamo occupando:

  • Sensibilizzazione
  • Costruzione di pozzi
  • Costruzione di latrine
  • Distribuzione di antibiotici
  • Formazione


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