Leah, dal buio della cataratta alla luce

Un mondo immerso nel buio 

Riesci ad immaginare un mondo immerso nel buio? Riesci a provare la paura, l’incertezza, l’estrema difficoltà che si prova a camminare da soli nel buio?

Questo buio si chiama cecità e nel 50% dei casi è causato dalla cataratta. Questa patologia non si sviluppa solo nelle persone più anziane ma anche in tanti bambini che, se non vengono operati, sono condannati a rimanere ciechi per sempre.

Leah e la cataratta

Nei Paesi in via di sviluppo non poter vedere significa non poter andare a scuola, non potersi difendere dai pericoli, non poter lavorare.

Significa vivere isolati, emarginati, essere ancora più poveri. 

È questo che rischiava la piccola Leah, una bimba nata cieca a causa della cataratta, che vive in un villaggio remoto dell’Uganda.

Poco dopo la nascita, i genitori di Leah si sono accorti che negli occhi della loro bambina c’erano due macchie bianche: si trattava di cataratta bilaterale congenita. 

Da sempre il buio regnava negli occhi di Leah, le impediva di fare qualsiasi cosa e la esponeva ogni giorno a tanti pericoli. Leah si muoveva piano, guidata dall’incertezza. Spesso cadeva, si sbucciava le ginocchia, picchiava la testa, piangeva. Due passi fuori casa erano per lei due passi verso l’incertezza di una vita vissuta nel buio e nell’emarginazione. 

Solo un’operazione chirurgica poteva ridarle la vista e donarle un futuro migliore. Ma la sua famiglia non poteva permettersi il trasporto in ospedale e i costi dell’operazione. 

L’operazione chirurgica

Grazie al sostegno dei donatori di CBM, Leah è stata ricoverata presso l’ospedale Mengo, sostenuto da CBM in Uganda. Qui ogni giorno vengono accolti, visitati o operati 200 pazienti. Leah è stata uno di loro. 

Era destinata ad un futuro di buio ed emarginazione, ma un’operazione ha portato nella sua vita la luce che stava aspettando da tanto.

Dopo l’operazione Leah ha tolto le bende e ha visto per la prima volta il viso emozionato della sua mamma.