bambini a tavola

Il progetto

Nell’area di intervento del nostro progetto “Sicurezza alimentare per bambini malnutriti nelle scuole e comunità vulnerabili in East e West Belessa, Regione di Amhara, Etiopia”, oltre alle perdite di raccolto, la mancanza di accesso all’acqua pulita è un ulteriore grave problema: in alcune comunità le persone sono costrette a percorrere 6 ore di cammino per raccogliere l’acqua per il consumo domestico, con gravi conseguenze sull’igiene e la salute.

A causa della perdita dei raccolti, i produttori locali non dispongono di sementi per il raccolto successivo e sono stati costretti a vendere il bestiame a prezzi bassissimi per potere acquistare beni alimentari primari. Questo rischia di aggravare la crisi alimentare e la situazione economica già instabile della popolazione.

Nella regione in passato 45 scuole con quasi 22.000 studenti hanno dovuto accedere a programmi di aiuto alimentare per garantire il supporto nutrizionale ai bambini iscritti.  

In questa situazione i più vulnerabili sono i bambini con disabilità, solitamente esclusi dal sistema scolastico a causa di barriere fisiche, infrastrutturali e sociali e nell’attuale situazione di crisi tra le categorie più a rischio mortalità di tutta la popolazione. 

In questo quadro si inserisce il nostro progetto, che vuole garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale dei bambini e comunità più vulnerabili nei distretti di East e West Belessa, identificati come particolarmente a rischio. 

Nello specifico l’obiettivo del progetto è migliorare la condizione dei bambini malnutriti in tre scuole nei due distretti attraverso:

  • identificazione dei bambini malnutriti tra 0 e 7 anni, compresi quelli con disabilità, in collaborazione con gli Uffici Sanitari. A tutti i bambini tra i 6 mesi e fino ai 7 anni di età verrà misurata la circonferenza brachiale e monitorata costantemente per verificarne i miglioramenti. 
  • Produzione di latte e alimenti nelle scuole: il progetto prevede la creazione di fattorie per la produzione di latte e alimenti caseari all’interno delle scuole primarie. I bambini identificati riceveranno giornalmente latte arricchito, che verrà prodotto due volte al giorno; si stima che verranno prodotti giornalmente 75 litri nelle tre fattorie realizzate (250 ml di latte per bambino al giorno). 

Rafforzamento dell’empowerment economico e capacità gestionale del personale delle scuole attraverso:

  • formazione gestionale e finanziaria per la vendita dei prodotti
  • fornitura di animali da allevamento e attrezzature: saranno fornite 15 vacche da latte (5 per ognuna delle 3 scuole), attrezzature e materiali per la costruzione degli stabilimenti. Fieno e foraggio saranno prodotti su terreno scolastico. Le attrezzature saranno: macchine per la scrematura di latte manuali, batti-burro manuali, secchi da mungitura e contenitori per il latte, attrezzature per la trasformazione di burro e formaggio, cisterne per l’acqua.  
  • Avvio della produzione di latte e creazione di negozi di vendita nelle scuole: in ogni scuola sarà creato un comitato organizzativo in collaborazione con gli uffici governativi. Saranno costruiti un capannone e fienili, gabbie per il bestiame e magazzini per il mangime. All’interno dello stabilimento lavoreranno due operatori comunitari agricoli per eseguire tutte le attività agricole e zootecniche. Per garantire la sostenibilità del progetto il latte prodotto in eccesso sarà venduto sia in forma di latte fresco sia trasformato in prodotti caseari, così come il bestiame.

Risultati attesi

  • 300 bambini malnutriti ricevono supporto nutrizionale in 3 scuole durante tutto il ciclo scolastico;
  • 36 persone, dopo essere state formate, avvieranno attività di vendita di latte e prodotti caseari nelle scuole; 
  • 2.100 membri delle comunità beneficeranno del latte e dei prodotti i prodotti nelle scuole. 
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