La mia Matsiabo, come gli altri studenti della scuola inclusiva sostenuta da CBM in Cameroon, è a casa dalla scorso 17 marzo. Non sappiamo quando potranno tornarci, forse solo quando il COVID-19 non sarà più una minaccia per lei, per tutti gli altri studenti e per tutti noi. Non ci demoralizziamo! ci racconta mamma Julie Carol

Matsiabo è una ragazzina di 16 anni super sorridente e piena di energie. È nata con una paralisi cerebrale e quindi per lei ogni piccola cosa, spesso, non è stata e non è semplice.

Da quando frequenta la scuola inclusiva di CBM, Matsiabo ha fatto progressi enormi. È stata inserita in una classe in cui ci sono sia tanti compagni con altri tipi di disabilità che senza disabilità. I suoi insegnanti sono preparati e formati per aiutarla ad imparare con tutti i mezzi che hanno a disposizione, cercando di non lasciarla mai indietro. In più, una volta a settimana partecipa ad apposite sedute di riabilitazione. Questo le permette di migliorare ulteriormente sia a livello cognitivo che comportamentale.

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Torna a casa da scuola da sola ed è in grado di giocare e fare anche gli esercizi che gli insegnanti le lasciano. Solo sei anni fa tutto questo per me sarebbe stato impensabile. Ora sono sinceramente preoccupata. Il COVID sta cambiando le nostre vite: io dico ai miei bambini di stare a casa ma poi devo lasciarli soli: io devo comunque uscire, vendo la frutta sulla strada per mantenerci e avere qualcosa da mangiareSpero davvero che tutto questo finisca presto, ho molta fiducia.

Per Matsiabo non poter andare a scuola è una doppia perdita, sia perché non vede i suoi compagni e non segue le lezioni ma anche perché non può partecipare alle sedute di fisioterapia che negli ultimi anni hanno cambiato totalmente la sua vita. Cerca però di fare i suoi compiti e i suoi esercizi anche a casa, senza perdersi d’animo, anche se non è semplice senza insegnanti e compagni!

Nel paragrafo qui sotto approfondiamo insieme come stanno reagendo all’emergenza COVID-19 molti dei Paesi in via di sviluppo in cui operiamo. La foto degli operatori, che vedi qui sotto, è stata scattata in Cameroon, il paese dove vive Matsiabo, proprio qualche giorno fa.

Il tuo sostegno regolare per noi in questo momento è ancora più prezioso perché ci permette di agire e continuare a lavorare anche in questa emergenza, grazie!

Come stiamo lavorando nei Paesi in via di Sviluppo?

Il nostro lavoro al fianco delle persone con disabilità nell’emergenza COVID-19

In una pandemia le persone con disabilità sono tra le più vulnerabili, in particolare nei Paesi a basso e medio reddito, dove risiede l’80% delle persone con disabilità e la capacità di rispondere a COVID-19 è limitata. Questo perché non sono in grado di auto-proteggersi pienamente, osservare le misure igieniche necessarie, hanno patologie debilitanti pregresse o si trovano in ambienti inappropriati.

Molte persone con disabilità rischiano maggiormente di contrarre il COVID-19, ad esempio possono avere difficoltà a lavarsi, anche solo ad accedere all’acqua e spesso hanno necessità di toccare oggetti e superfici per orientarsi e vedere. Possono avere maggiori difficoltà a mantenere la distanza sociale o l’isolamento perché hanno bisogno di rimanere in stretto contatto con persone che li aiutano.

Alle persone con disabilità, alle loro famiglie, a chi ne ha bisogno e allo staff medico, distribuiremo kit di mascherine, disinfettante, sapone e fazzoletti e creeremo punti per l’igiene personale, dove le persone potranno lavarsi le mani e utilizzare i disinfettanti.Contribuiamo anche alla formazione e alla sensibilizzazione del personale locale. Il gruppo che vedi qui in foto, ad esempio, lavora in Cameroon: gli operatori hanno appena finito la formazione sull’uso dei dispositivi di protezione individuale e sono pronti ad entrare in azione.

Nei nostri progetti nei Paesi in via di sviluppo stiamo intervenendo attuando le azioni necessarie per contenere il contagio da COVID-19 e dare assistenza alle persone con disabilità e ai più vulnerabili.

Nei centri salute, negli ospedali e nelle comunità stiamo sensibilizzando sulle corrette pratiche igieniche di prevenzione, attraverso messaggi radio, tv e megafoni. Stiamo inoltre formando il personale sanitario sulle misure preventive necessarie.

Se vuoi approfondire ulteriormente e avere un aggiornamento dettagliato su come stiamo lavorando in ognuno dei nostri Paesi tieni d’occhio questa pagina: non appena abbiamo novità dal campo la aggiorniamo!


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