• primo piano bambino con disabilità visiva

Il tuo aiuto arriva nelle scuole

A scuola per costruirsi un futuro, crescere e relazionarsi con gli altri. Ma anche per ricevere le cure negate da tutta la vita.

Sostieni il nostro intervento nelle scuole e garantisci ai bambini con disabilità assistenza, cure e la possibilità di studiare in un ambiente inclusivo e accessibile. Dona ora.

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Identificare in tempo una patologia e curarla prima che si trasformi in una disabilità permanente si può fare spesso con strumenti apparentemente “semplici”, come uno smartphone. È quello che stiamo facendo nelle scuole in Kenya. Grazie alla tecnologia Peek Vision utilizziamo un’applicazione sul telefono per permettere a insegnanti e operatori di effettuare un primo screening visivo direttamente nelle classi e nei villaggi, senza che serva la presenza di personale sanitario.

Operatrice effettua visita oculistica tramite smartphone

I numeri sono in costante crescita e l’obiettivo è raggiungere quasi 1 milione e mezzo di persone e più di 500 mila bambini nelle scuole. Nel lungo termine vogliamo che tutti abbiano la possibilità di accedere ai servizi di cura della vista attraverso il sistema sanitario esistente.

Lo scorso anno con questo sistema abbiamo raggiunto 368 mila persone nelle comunità e 163 mila bambini nelle scuole. Tra loro c’era anche Robinson.

La storia di Robinson

Robinson è un bimbo di 5 anni, nato in seguito a una violenza quando la madre era poco più di una bambina. A causa dei problemi di salute mentale pregressi e del forte trauma, la madre alla sua nascita lo getta in una latrina. L’intervento tempestivo del nonno permette di salvare la vita al bambino, ma gli causa gravi problemi agli occhi. Crescendo, Robinson riesce a malapena ad aprirli e anche le più semplici attività con i compagni dell’asilo risultano impossibili.

Durante uno screening che abbiamo effettuato nella sua scuola utilizzando proprio la tecnologia Peek, gli viene diagnosticata una crescita congiuntivale e una cicatrice all’occhio sinistro. Robinson viene immediatamente accompagnato gratuitamente in ospedale e operato. Ora la sua vita è migliorata, ha ricominciato a frequentare la scuola e pian piano sta raggiungendo tanti piccoli traguardi che sembravano impossibili.

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Educazione inclusiva: per spezzare il ciclo povertà-disabilità

Dare la possibilità ai bambini con disabilità di avere un luogo accessibile e inclusivo in cui studiare, imparare e relazionarsi con i propri coetanei è uno dei modi per uscire dal ciclo che lega la disabilità alla povertà.

logo break the cycle

Frequentare la scuola ed essere parte attiva della società, infatti, permetterà loro di trovare lavoro in futuro e sviluppare appieno le proprie potenzialità.