In Niger manca acqua potabile. Quando i pozzi si esauriscono, le persone sono costrette a bere l’acqua stagnante delle pozze. Le stesse da cui bevono anche gli animali. È un rischio per la salute e per la sopravvivenza. Ascolta l’appello di Hadiza, una giovane donna Nigerina.
Aiutaci a portare immediatamente acqua potabile.
Niger: è emergenza
Il Niger è il terzo Paese più povero del mondo con oltre il 90% delle persone che vive in povertà. Le condizioni climatiche estreme e l’impossibilità di farvi fronte hanno portato negli ultimi anni 2 milioni di persone a soffrire di malnutrizione e insicurezza alimentare. Le risorse per l’allevamento e l’agricoltura sono insufficienti, le fonti d’acqua sono scarse o non sicure.
Nella regione di Zinder, dove interveniamo, 6 persone su 10 non hanno accesso all’acqua potabile. Per chi ha una disabilità la situazione è ancora più critica.
Guarda il video qui sopra e ascolta le parole di Hadiza.
L’appello di Hadiza
Hadiza è una donna cieca che vive nel villaggio di Barawa Kozga, a Zinder.
Nel suo villaggio non esistono fonti per l’approvvigionamento idrico: l’acqua raccolta dal pozzo si esaurisce in 5 mesi. Dopodiché le persone sono costrette a bere l’acqua dello stagno, insieme agli animali. Trascorsi altri due mesi, anche l’acqua stagnante terminerà e tutti i duemila abitanti del villaggio potranno solamente sperare nella pioggia.
Aiutaci a portare acqua a oltre 23mila persone
L’approvvigionamento dell’acqua è un compito delle donne e dei bambini. Chi di loro è ancora in forze prova a percorrere i lunghi tratti di strada per cercare nuove fonti di acqua non ancora prosciugate o stagni da cui raccoglierne in minima parte. Le persone più fragili e vulnerabili o chi ha una disabilità non possono neppure compiere queste azioni. Sono estremamente in pericolo.
Nella regione di Zinder abbiamo costruito la prima stazione idrica autonoma per immagazzinare e distribuire acqua nei villaggi, negli ospedali e nelle scuole.
Dobbiamo costruirne altre, più in fretta e iniziare i collegamenti con le scuole e gli ospedali. Si stima che, a intervento ultimato, riusciremo a raggiungere 23.240 beneficiari. Servono più risorse. Aiutaci a realizzare punti d’acqua potabile.
Rafforzare la sicurezza alimentare per spezzare il ciclo
L’intervento si inserisce in un progetto più ampio per rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale delle persone più vulnerabili.
Stiamo promuovendo l’accesso al cibo, all’acqua potabile e ai sistemi di produzione agroalimentare resilienti e sostenibili. L’incremento delle fonti generatrici di reddito sta aiutando le persone con disabilità a spezzare il ciclo tra povertà e disabilità.