Bambina in India con libro in braille

Il progetto

L’India è il secondo Paese al mondo più colpito dal COVID-19, con oltre 10 milioni di persone positive al virus (dato aggiornato a febbraio 2021). Tra i giovani la pandemia da COVID-19 ha causato un aumento di problematiche legate alla salute mentale in seguito alla chiusura delle scuole, alle ridotte interazioni sociali a causa del lockdown e all’inasprimento della disoccupazione.

L’accesso all’educazione è divenuto problematico tramutandosi in un “digital divide” tra chi dispone di tecnologie per l’istruzione e chi no; questo ha influito negativamente peggiorando la salute mentale di molti giovani, soprattutto dei più vulnerabili.

Non solo: da un’analisi sull’impatto di COVID-19 sulle persone con disabilità in India, è emerso che il lockdown ha peggiorato la capacità di sostenersi per molte di loro.

Sulla base di queste necessità, il progetto ha l’obiettivo di supportare giovani dai 15 ai 24 anni, garantendo loro l’accesso all’educazione on line e ad attività generatrici di reddito.

Questo sarà fatto fornendo agli studenti strumenti (come smartphone o tablet) che consentano loro l’accesso all’educazione on line; formando gli insegnanti sull’India Social and Emotional Learning Framework (iISELF) curriculum, al fine di favorire lo sviluppo di competenze socio-emozionali nei giovani e supportarli nel loro percorso educativo. Sarà inoltre favorito il microcredito ai giovani con disabilità per l’avvio di piccole attività, generatrici di reddito.

Risultati raggiunti

  • 50 insegnanti formati sul software iISELF e sul benessere emozionale dei propri studenti in 20 scuole durante la pandemia da COVID-19. Il curriculum scolastico è stato reso inclusivo per gli studenti con disabilità (attraverso l’app, l’archivio online per le risorse). 
  • 3.354 studenti e giovani con e senza disabilità sono stati raggiunti da servizi di counseling psicologico e servizi di supporto per proseguire la propria educazione nel contesto della pandemia da COVID-19 attraverso formazioni e gruppi di auto-aiuto all’interno delle proprie scuole e da remoto.
  • 20 persone con disabilità psico-sociale sono state coinvolte nelle attività di progetto al fine di migliorare le loro condizioni di vita, i loro mezzi di sostentamento, la loro partecipazione alla vita sociale e di sensibilizzare le loro comunità (10 hanno ricevuto device per proseguire la loro educazione on line e 10 sono stati accompagnati nell’avvio dei loro business online).
{{ errors.first('firstname') }}
{{ errors.first('lastname') }}
{{ errors.first('email') }}