foto operatore mentre consegna un pasto caldo a un bambino

Contesto

La popolazione della Striscia di Gaza vive una crisi umanitaria senza precedenti: secondo i dati ONU* oltre l’80% della popolazione dipende dagli aiuti umanitari e chi sopravvive ai bombardamenti soffre la fame. In situazioni di emergenza come questa, le persone con disabilità sono ancora più vulnerabili poiché spesso non sono incluse nei piani di salvataggio, i loro ausili (come bastoni o sedie a rotelle) possono danneggiarsi, strade e infrastrutture non sono percorribili, non riescono ad accedere agli aiuti.

Un altro fattore di rischio riguarda il tasso di occupazione, infatti, secondo gli ultimi rapporti della Banca Mondiale (organizzazione internazionale per il sostegno allo sviluppo e la riduzione della povertà), il 90% delle persone con disabilità è senza lavoro a causa del conflitto in corso.

La situazione è ancora peggiore per le persone con disabilità. I rapporti della Banca Mondiale evidenziano che il 90% delle persone con disabilità è disoccupato, questa percentuale è peggiorata a causa del conflitto 2023-2024.

Il progetto

È in questo contesto che nasce nel giugno 2024 il progetto Inclusive Community Kitchen – cucina comunitaria inclusiva – sostenuto da CBM insieme ad Atfaluna Society for Deaf Children, partner sul territorio, che promuove l’inclusione sociale, educativa ed economica delle persone sorde nella Striscia di Gaza. CBM Italia ad aprile 2025 si è unita nel supportare questo progetto per dare continuità alla risposta all’emergenza, a fronte delle continue necessità della popolazione.

Obiettivo dell’intervento è fornire pasti nutrienti alle famiglie colpite dal conflitto e sfollate nella Striscia di Gaza, alleviando l’insicurezza alimentare e la malnutrizione.

L’Inclusive Community Kitchen è una vera e propria cucina dotata di tutte le attrezzature necessarie per preparare e conservare i pasti, un luogo di supporto per le famiglie, ma anche uno spazio di realizzazione personale in cui i giovani uomini e donne con disabilità uditive sordi sono al centro della risposta emergenziale.

Attività e risultati attesi

1. Miglioramento della sicurezza alimentare: 250 famiglie colpite da conflitti e sfollati avranno accesso a pasti regolari, riducendo la loro vulnerabilità all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione.

  • Istituzione della cucina comunitaria: allestimento di una cucina centrale dotata di attrezzature per cucinare e spazio di stoccaggio per preparare e conservare i pasti.
  • Distribuzione di pasti giornalieri a 250 famiglie.

2. Empowerment dei giovani con disabilità: 20 giovani con disabilità uditive acquisiranno preziose competenze e opportunità di lavoro, migliorando la loro indipendenza economica.

  • Generazione di reddito: Impiegare 20 giovani con disabilità che si sono diplomati in corsi di arti culinarie

3. Inclusione sociale: lavorando a fianco dei loro coetanei nella cucina della comunità, i giovani con disabilità uditive sfideranno gli stereotipi e promuoveranno l’accettazione e l’inclusione all’interno della comunità.

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