Il progetto
Il progetto intende migliorare le condizioni di salute e benessere della popolazione, in particolare delle persone con disabilità nella Regione di Gambella, in cui vivono oltre 900.000 persone (di cui circa 385.000 rifugiati dal Sud-Sudan). Qui il mancato accesso a cure di qualità, gratuite ed eque per tutta la popolazione sono causa di mortalità, morbilità e disabilità.
In Etiopia, lo sviluppo socio-economico è stato accompagnato da un miglioramento dell’Indice di Sviluppo umano, tuttavia la mortalità neonatale rimane alta: il 55% dei decessi di bambini che hanno meno di 5 anni avviene entro il primo mese di vita ed è causato da condizioni che potrebbero essere evitate grazie a una efficace assistenza sanitaria di base, come cure pre e post natali, parto assistito da personale qualificato o cure pediatriche ambulatoriali. La Regione di Gambella in particolare è tra le regioni con la più elevata mortalità dei bambini e neonatale, con una copertura di servizi sanitari molto inferiore rispetto alla media nazionale.
In Etiopia inoltre circa 7,8 milioni di persone (il 9,3% della popolazione) hanno una disabilità, di cui circa 2,3 milioni sono bambini e giovani sotto i 25 anni (il 30%). Nei bambini, si stima che la disabilità sia dovuta a problemi insorti prima o durante il parto o tra il primo mese e i 5 anni di vita. Le disabilità visive e fisico-motorie sono le più diffuse nel Paese: l’1,6% della popolazione, cioè 1,68 milioni di persone, è affetta da cecità (una percentuale tra le più alte al mondo) per motivi facilmente prevenibili o curabili (come cataratta, tracoma, patologie corneali).
Nella Regione di Gambella nella maggior parte dei casi la disabilità è dovuta a cause evitabili grazie all’accesso tempestivo a servizi sanitari di base; le disabilità visive e fisico-motorie possono essere evitate o curate fornendo assistenza oculistica e riabilitativa.
Per questo nell’arco di tre anni il progetto INCLUSIVE supporterà nove strutture sanitarie: due ospedali (Gambella General Hospital, ospedale di riferimento per le emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche nella Regione, e Gambella Primary Hospital) e sette centri di salute nei distretti di Gambella Zuria, Gambella Town e Abobo, per aumentare l’accesso a servizi sanitari di qualità.
Il progetto intende: migliorare l’efficacia dei servizi di salute riproduttiva, pediatrica e neonatale, rafforzare la domanda di servizi sanitari da parte delle persone con o a rischio di disabilità e ampliare l’offerta di cure oculistiche e di riabilitazione fisica e motoria.
Risultati attesi
Grazie al progetto oltre 23.000 donne e neonati avranno accesso a cure ostetriche e neonatali nelle strutture sanitarie supportate, oltre 39.000 bambini sotto i 5 anni di età riceveranno almeno una visita ambulatoriale e oltre 8.000 adulti, adolescenti, madri e bambini con disabilità avranno cure o riabilitazione.
Inoltre saranno sensibilizzati 20.000 caregiver e 520 membri della comunità e formati 460 operatori sanitari.
Le attività previste dal progetto sono:
1. Rafforzamento dei servizi sanitari relativi alla salute riproduttiva (cure pre e post natali, parto assistito), pediatrica e neonatale dal punto di vista delle infrastrutture, della disponibilità di farmaci e materiali essenziali, delle capacità tecniche del personale sanitario e della disponibilità di informazioni.
2. Aumento della domanda di accesso ai servizi sanitari da parte di persone con disabilità. In particolare CBM e il partner locale RaDO contribuiscono al raggiungimento dei seguenti risultati:
- 1.600 persone con disabilità identificate e riferite ai servizi sanitari
- sensibilizzazione nelle comunità
- 33 incontri pianificati di comitati e/o organi di riabilitazione
3. Accesso a cure oculistiche e riabilitazione fisico-motoria: lavorando all’interno della comunità, si fornirà assistenza medica di base e primaria per favorire l’identificazione precoce, la valutazione e il trattamento tempestivo delle condizioni che possono portare a disabilità. Al contempo alle persone con disabilità saranno resi disponibili servizi gratuiti e di qualità, come servizi oculistici nelle outreach e presso il Gambella General Hospital, dove un’unità oculistica sarà attiva per il trattamento delle più comuni patologie (tracoma, cataratta). Allo stesso modo, l’unità di riabilitazione e fisioterapia nello stesso ospedale sarà equipaggiata per fornire servizi di qualità.
In particolare CBM e il partner local RaDO contribuiscono al raggiungimento dei seguenti risultati:
- accesso ai servizi di riabilitazione per il 21% delle persone con disabilità visiva e fisico motoria
- 833 visite oculistiche realizzate ogni anno
- servizi di riabilitazione forniti presso le famiglie, nei centri comunitari, nelle scuole.
Risultati raggiunti
Nel 2023, primo anno di progetto, abbiamo raggiunto questi risultati:
- 67 operatori sanitari formati;
- 490 persone con disabilità identificate e riferite ai servizi sanitari;
- 1 Unità di fisioterapia attrezzata e funzionante;
- 529 persone hanno avuto accesso ai servizi di fisioterapia;
- 12 CBR Worker formati e attivi;
- 54 sessioni di sensibilizzazione nelle comunità organizzate dai CBR Worker
- 375 persone con disabilità hanno ricevuto assistenza domiciliare e servizi di riabilitazione;
- 1 Unità oculista attiva;
- 224 persone hanno ricevuto cure e trattamenti oculistici presso il Gambella General Hospital.