foto campo rifugiati

Il progetto

Il progetto intende sostenere le famiglie in condizioni di maggiore vulnerabilità delle comunità sfollate e ospitanti colpite dal conflitto nel Distretto di Adwa (Zona Centrale, Tigray) attraverso un intervento umanitario multisettoriale ed inclusivo, volto a migliorare la sicurezza alimentare, l’assistenza psicosociale, l’inclusione e la protezione delle categorie più vulnerabili, quali sfollati, donne, minori e persone con disabilità.

Il contesto

L’Etiopia sta affrontando una situazione umanitaria critica, causata da fattori molteplici e talvolta sovrapposti, tra cui il conflitto nel Nord del Paese, shock climatici e persistenti epidemie. Lo Humanitarian Response Plan (HRP) 2023 dell’OMS ha identificato una popolazione di oltre 20 milioni di persone – inclusi 4 milioni e mezzo di sfollati – che necessitano di assistenza umanitaria.

Per quanto riguarda la regione del Tigray, il conflitto scoppiato il 4 novembre 2020 tra il Governo Federale Democratico dell’Etiopia (GoE) e il Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray (TPLF) ha avuto impatti devastanti sulla popolazione civile e, nonostante gli accordi di pace di novembre 2022, la situazione umanitaria rimane estremamente critica.

Secondo la valutazione dei bisogni realizzata in fase di progettazione, l’accesso al cibo rappresenta il principale bisogno della popolazione sfollata; è la prima fonte di spesa per il 98,70% della popolazione intervistata ma l’89,87% non percepisce un reddito sufficiente per soddisfare i bisogni della propria famiglia. L’”Ethiopia Situation Report” di OCHA (aggiornato al 10 gennaio 2024), rivela dati preoccupanti riguardo la malnutrizione nel Tigray, con tassi di malnutrizione acuta allarmanti in località come Adwa (62%).

La popolazione sfollata è la più colpita. Le persone con disabilità (che sono il 20%-25% della popolazione della regione) sono state esponenzialmente colpite dal conflitto: le violazioni dei diritti umani, l’incremento della violenza contro donne e ragazze con disabilità e la mancanza di inclusione nei programmi di riabilitazione e reintegrazione hanno contribuito ad aumentarne la vulnerabilità.

Obiettivo generale

Obiettivo generale dell’intervento è contribuire a mitigare gli effetti degli shock multipli sulla popolazione più vulnerabile, rafforzando il nesso tra azione umanitaria, sviluppo e pace nella Regione del Tigray.

Obiettivi specifici

L’obiettivo specifico è rafforzare i meccanismi di risposta alle emergenze nei settori dell’Agricoltura e sicurezza alimentare e della Protezione, con particolare attenzione alla dimensione di genere e all’inclusione di persone con disabilità.

I destinatari

I beneficiari diretti dell’intervento saranno 7.330 persone a elevata vulnerabilità residenti nelle città di Adwa e Geter Adwa.

In particolare:

  • 5.588 persone riceveranno denaro, semi ed attrezzature agricole;
  • 1.938 persone beneficeranno di supporto psicosociale, delle attività di inclusione e formazione sui temi dell’inclusione.

Nello specifico:

  • 1.276 persone con disabilità riceveranno denaro, ausili, semi e attrezzature agricole;
  • 70 persone con disabilità verranno supportate nelle unità di ascolto create grazie al progetto;
  • 400 persone con disabilità verranno formate sui temi dell’inclusione.

Le attività

Il progetto prevede trasferimento di denaro contante e distribuzione di semi e attrezzature agricole a famiglie guidate da una donna e famiglie di persone con disabilità in modo prioritario; attività di supporto psicosociale, sensibilizzazioni comunitarie sull’importanza del benessere psicologico come parte fondamentale del benessere individuale e famigliare, distribuzione di ausili, supporto a Organizzazioni di Persone con disabilità e interventi di accessibilità per l’inclusione delle persone con disabilità nella zona di progetto. In particolare:

1.1 Trasferimento di denaro alle famiglie sfollate maggiormente esposte a insicurezza alimentare e nutrizionale ad Adwa.

1.3 Distribuzione di semi resistenti alla siccità ed attrezzature agricole alle famiglie in condizione di vulnerabilità ad Adwa.

2.1 Sensibilizzazione comunitaria presso la popolazione sfollata a Adwa sull’importanza dei servizi di salute mentale ed assistenza psicosociale e sulla protezione e l’inclusione delle persone con disabilità.

2.2 Creazione e gestione di due unità di ascolto, sostegno psicosociale, e riferimento dei casi di salute mentale

2.3 Creazione e gestione di un Child-Friendly Space.

2.4 Analisi di vulnerabilità, mappatura, e fornitura di supporto diretto alle persone con disabilità e alle organizzazioni di persone con disabilità (OPD) ad Adwa.

2.5 Formazione e assistenza tecnica per lo staff di progetto, i partner e stakeholder locali sull’inclusione.

2.6 Implementazione di interventi di accessibilità basati sul Universal Design per l’inclusione delle persone con disabilità

2.7 Formazione dello staff di progetto, dei partner locali, e delle istituzioni locali su PSEAH, Gender Integration e Mainstreaming.

I risultati attesi

  • R1: Rafforzato l’accesso ai beni alimentari e agli inputs agricoli per le comunità sfollate, agricole e pastorali di Adwa.
  • R2: Potenziate l’assistenza psicosociale, la protezione dei minori e l’inclusione delle persone con disabilità di Adwa.

Il ruolo di CBM Italia

CBM Italia e CBM International lavoreranno a stretto contatto con il partner locale ECDD, con lo scopo di proporre un intervento inclusivo che risponda ai bisogni della popolazione più vulnerabile, incluse le persone con disabilità.

ECDD, formerà il personale di progetto e i partner e fornirà assistenza tecnica ai partner durante tutta la durata del progetto per garantire che le attività siano accessibili alle persone con disabilità e queste siano adeguatamente coinvolte.

Sarà prestata attenzione a garantire che tutte le informazioni rilevanti sui diritti, l’accesso ai servizi e l’assistenza siano fornite attraverso canali e formati accessibili, in lingue e luoghi appropriati in modo da raggiungere tutti, inclusa una formazione sulla lingua dei segni. Le attività coordinate da CBM Italia includono distribuzione di ausili, supporto a Organizzazioni di Persone con Disabilità e interventi di accessibilità, formazioni e sensibilizzazione comunitaria rivolte anche gli attori pubblici, nei vari ambiti: salute, nutrizione, agricoltura, protezione, ecc.

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