Il progetto
L’unità oculistica dell’ospedale di Kabgayi è stata avviata nel 1993 dalla Diocesi locale in collaborazione con CBM. L’Ospedale, che opera in collaborazione con il Ministero della Sanità, oggi è il centro di riferimento per le patologie visive di tutto il Rwanda. Ogni anno l’ospedale accoglie e cura quasi 30.000 persone. Il bacino di utenza è di circa 1 milione di persone, provenienti da tutto il Paese e da quelli limitrofi (Repubblica Democratica del Congo e Burundi). Kabgayi è l’unico ospedale del Paese specializzato in oculistica pediatrica.
All’interno della struttura lavorano oltre 60 persone: 54 persone nell’unità oculistica e 10 nella mensa. Gli oculisti sono 2, impegnati anche nella formazione di personale locale. L’ospedale ha al proprio interno un laboratorio ottico, dove vengono montati, aggiustati e forniti occhiali da vista ai pazienti con difetti refrattivi.
Lo staff medico dell’ospedale organizza inoltre cliniche oculistiche mobili, che portano assistenza nelle zone più isolate; qui vengono visitate tra le 250 e le 400 persone.
Nel 2012 sono iniziate le attività di chemioterapia per i bambini affetti da retinoblastoma, un tumore maligno della retina.
L’impegno di CBM al Kabgayi si è rafforzato con un progetto quinquennale partito nel 2017 che ha l’obiettivo di migliorare quantità e qualità dei servizi oculistici erogati dall’ospedale attraverso operazioni chirurgiche e formazione di medici locali. Un impegno importante, tanto da aggiudicarsi nel 2017 il Premio Xova, destinato ai progetti che contribuiscono a migliorare la salute della vista a livello globale.
Durante il periodo di emergenza COVID-19, la Conferenza Episcopale Italiana ha contribuito nel contesto del progetto ad attività di prevenzione del COVID-19.
Risultati raggiunti
Nel 2019 abbiamo:
- fornito consumabili e strumenti per poter operare 1.731 persone con problemi visivi
- costruito e distribuito 513 occhiali da vista
- formato 7 medici: 1 medico generale, che è diventato oftalmologo, 2 medici specializzati e 4 paramedici
- fornito equipaggiamento e materiali per ampliare l’ospedale.
Nel 2020 continuiamo a supportare l’ospedale portando avanti queste attività:
- produzione di occhiali da vista
- formazione dello staff medico
- installazione di un sistema di approvvigionamento idrico.
Durante il periodo di emergenza COVID-19, con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, nei mesi giugno-agosto 2020 abbiamo implementato queste attività:
- distribuzione di 22.500 mascherine chirurgiche e altri Dispositivi di Protezione Individuale a tutti i membri dello staff dell’unità oculistica (66 persone tra medici e staff ospedaliero);
- acquisto di 20 termometri a infrarossi per garantire l’accesso solo a pazienti e personale con temperatura corporea inferiore a 37.5°. Nei mesi di implementazione del progetto l’unità ha accolto 7.703 pazienti, di cui 2839 donne e 2071 bambini;
- acquisto di attrezzature mediche necessarie a offrire un primo soccorso in caso di crisi respiratorie.
Queste misure hanno consentito all’Unità Oculistica Kabgayi di continuare a erogare servizi visivi in sicurezza.