La prima ricerca quali-quantitativa sull’advocacy in Italia, che illustra le modalità di attivazione e di impegno personale degli italiani verso le cause sociali.
![Advocacy in Italia](http://cbmitalia.org/app/uploads/2020/04/advocacy-in-italia-3.jpg)
La ricerca ha sondato le opinioni degli italiani rispetto alle “buone cause”. Le più popolari sono quelle legate alle cosiddette “categorie vulnerabili” (anziani, persone con disabilità, malati gravi o cronici, disoccupati), la lotta ai maltrattamenti e alla povertà in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. È ben il 60% degli italiani ad essere impegnato a favore di qualche associazione che si occupa di buone cause.
Esperienza, coinvolgimento diretto e passaparola di amici e conoscenti sono le principali forme di informazione sull’argomento. Anche i media classici rivestono un ruolo importante, con trasmissioni televisive, pubblicità e articoli.