La Fondazione Alessio Maracchia nasce per volontà testamentaria di Emma Patrì e ha come scopo la cura delle malattie oftalmiche in età pediatrica, con particolare interesse per l’Africa sub-sahariana.
La Fondazione Alessio Maracchia nel 2023 ha trovato in CBM Italia un partner da sostenere per la loro operatività ed esperienza diretta di CBM Italia in Africa, su tematiche perfettamente allineate con quelle della Fondazione.
In particolare sono stati individuati insieme due progetti da sostenere:
- L’Ospedale Kabgayi in Ruanda: prevenzione e cura della cecità
- Ospedale Ruharo in Uganda: cura dei bambini con retinoblastoma
In Ruanda sosteniamo il principale centro oculistico e pediatrico nella Diocesi di Kabgayi identificato dal Ministero della Salute come Centro di riferimento per le cure oculistiche nel Paese. Ogni anno assiste circa 50.000 persone, di cui un terzo bambini, provenienti da tutto il paese e da quelli limitrofi, come Repubblica Democratica del Congo e Burundi.
Per raggiungere ancora più persone, Fondazione Alessio Maracchia contribuisce per il triennio 2023-2025 per promuovere l’accesso alle cure oculistiche di qualità, quali visite e chirurgie in ospedale e nelle cliniche mobili delle aree più isolate, effettuando screening visivi nelle scuole, distribuzione di occhiali oltre a fornire formazione per il rafforzamento delle competenze dello staff medico specializzato.
In Uganda supportiamo il Ruharo Eye Centre con l’obiettivo di rafforzare i servizi di salute visiva offerti dall’ospedale, con particolare attenzione al trattamento del retinoblastoma – un tumore della retina che colpisce soprattutto i bambini. CBM sostiene l’unico programma nazionale di prevenzione e cura del retinoblastoma, presente nell’ospedale dal 2006.
Anche in Uganda, Fondazione Alessio Maracchia contribuisce per il biennio 2024-2025 a sostenere le cure e le operazioni chirurgiche per ridurre la cecità e la mortalità dei bambini malati di Retinoblastoma. In Uganda, grazie al programma riconosciuto dall’OMS in 10 anni il tasso di mortalità è stato ridotto dal 70% al 30%.