Prosegue e si intensifica nel 2023 il nostro lavoro contro il tracoma, malattia infettiva della vista che può portare alla cecità. E continua con nuovi progetti in Etiopia, uno dei Paesi che ad oggi porta il carico maggiore di questa malattia.

Prima della costruzione dei pozzi andavo a prendere l’acqua da uno stagno molto lontano da casa mia. Ci volevano più di due ore per andare e tornare.

Yeshalem, 26 anni, distretto di East Belessa – Etiopia

Inizia così il racconto di Yeshalem, giovane donna etiope la cui vita è cambiata grazie all’acqua pulita. Prima era costretta a percorrere ogni giorno oltre due ore di cammino per prendere l’acqua da uno stagno, per provvedere alle necessità sue e della sua famiglia.

Come lei in Etiopia sono ancora tantissime le donne, e quindi le famiglie, che non dispongono di questa risorsa preziosa – l’acqua – e scontano così le conseguenze del proliferare di gravi malattie, tra cui anche il tracoma.

Una malattia subdola

Il tracoma che affligge 1,9 milioni di persone in tutto il mondo, è una malattia degli occhi di origine batterica (Chlamydia trachomatis) e principale causa infettiva di cecità al mondo. È una malattia contagiosa che colpisce le comunità più povere, dove manca acqua pulita e le condizioni igienico-sanitarie sono precarie.

Si diffonde per contatto con persone infette o viene trasmesso dalle mosche. Se non si interviene tempestivamente con antibiotici, l’infezione degenera e, dopo la forte congiuntivite dello stadio iniziale, si creano delle cicatrici all’interno della palpebra. Successivamente le ciglia si rivoltano verso l’interno dell’occhio, lesionando la cornea irrimediabilmente e portando alla cecità.

Una strategia vincente

Come CBM Italia lavoriamo per eliminare il tracoma in Etiopia dal 2014 applicando la S.A.F.E. – strategia promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – che prevede operazioni chirurgiche (Surgery), distribuzione
di antibiotici (Antibiotics), educazione alle corrette norme igieniche (Facial cleanliness), costruzione di pozzi e latrine (Environmental Improvement).

Il progetto NTD-WASH: ridurre il tracoma nella regione di Amhara

bambini al pozzo

E proprio la costruzione di pozzi e sistemi idrici è il punto di forza del progetto realizzato insieme alla Chiesa Valdese in tre distretti della regione di Amhara (Ebinat, East Belessa e West Belessa), con l’obiettivo di ridurre l’incidenza del tracoma.

Nel corso del 2022, circa 6.000 persone hanno avuto accesso ad acqua pulita attraverso la costruzione di un sistema idrico rurale con 6 pozzi presso le comunità: la disponibilità di acqua pulita, insieme alle azioni di sensibilizzazione, rendono possibile cambiare i comportamenti igienico-sanitari, contribuendo alla prevenzione e riduzione del tracoma attraverso la diffusione di buone pratiche:

La costruzione di pozzi è utile per la nostra salute, per mantenere l’igiene personale e prevenire malattie come il tracoma. Inoltre, ci sta facendo risparmiare tempo: i miei figli frequentano la scuola, posso lavorare nei campi e occuparmi di loro.

Scopri di più sul progetto

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