Una speranza in un Paese difficile

Il nostro impegno in Sud Sudan per eliminare la cecità evitabile è iniziato nel 2015, quando a Juba abbiamo costruito e reso funzionante il Centro Oculistico Buluk (BEC), ancora oggi centro oculistico di eccellenza del Paese in grado di fornire servizi specialistici. 

L’esperienza del BEC e del suo staff di medici e infermieri è stata messa a frutto per estendere il progetto in altre aree del Paese: è così che lo scorso luglio si è chiuso il primo anno di un nuovo progetto di salute visiva in Sud Sudan, negli Stati di Amadi e Imatong

La formazione del personale è di fatto una componente fondamentale di questo progetto. Il personale medico del BEC ha affiancato e supportato le attività delle nuove unità oculistiche rafforzate e equipaggiate da CBM all’interno dei due ospedali di Torit e Lui, rispettivamente negli Stati di Amadi e Imatong, dove prima del progetto non c’erano servizi oculistici.

Grazie al progetto le due nuove unità oculistiche sono state equipaggiate e rese funzionanti e un medico oculista ha potuto specializzarsi e oggi lavora all’ospedale di Torit.

I risultati del primo anno di progetto 

Avviato insieme ai partner Cuamm e Cordaid e sostenuto dall’AICS, il nuovo progetto ha permesso di portare visite e servizi oculistici a oltre 4.000 persone presso gli ospedali di Lui e Torit e altre 849 nelle cliniche oculistiche mobili. 

1.124 bambini sono stati visitati nelle scuole, nei centri d’aggregazione e nei campi di sfollati interni. Presso il Centro Oculistico Buluk invece 10.221 pazienti hanno avuto accesso a servizi oculistici e 1.903 bambini sono stati visitati nelle scuole dello Stato di Jubek.

Le cliniche mobili sul territorio

L’attività delle cliniche oculistiche mobili sul territorio è stata molto importante per le comunità e ha coinvolto leader locali, politici e religiosi, personale sanitario e insegnanti, che sono stati sensibilizzati riguardo le misure precauzionali da adottare per prevenire la cecità evitabile, come lavarsi le mani e il viso, utilizzare acqua pulita, sottoporsi a controlli medici precoci.

Gli screening oculistici

Anche gli screening degli studenti e insegnanti sono stati particolarmente efficaci: realizzati in linea con i protocolli nazionali e dell’OMS hanno consentito di visitare 1.124 studenti in 5 scuole nei due Stati. I casi più gravi sono stati demandati agli ospedali di Lui e Torit.

Durante gli screening è stato importante coinvolgere in qualità di beneficiari anche gli insegnanti, che sono un esempio per gli studenti: l’utilizzo degli occhiali, quando necessario, da parte degli insegnanti rappresenta una buona pratica per gli studenti e un incoraggiamento ad utilizzarli.

Per saperne di più sul progetto, leggi ora

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