Retinoblastoma nei bambini: diagnosi precoci e trattamenti tempestivi diminuiscono il tasso di mortalità. Ecco come interveniamo all’ospedale Ruharo, in Uganda, dove abbiamo in cura 175 piccoli pazienti ogni anno.

foto bimbo con tumore all'occhio

Cos’è il retinoblastoma e perché si deve prevenire

Tumore maligno dell’occhio, il retinoblastoma colpisce circa 9.000 bambini ogni anno. È il tumore oculare più frequente in età pediatrica.

In caso di sospetto di retinoblastoma – che inizialmente si manifesta con riflesso bianco nell’occhio o strabismo – il pediatra o l’oculista devono indirizzare il bimbo a un centro di riferimento per analizzare il fondo oculare. La diagnosi agli stadi iniziali permette una percentuale di successo del 96%.

foto primo piano patrick

Non è quello che avviene nei Paesi a basso reddito, dove 4 bambini con retinoblastoma su 10 non sopravvivono.

Patrick, il bimbo di 3 anni che vedi nella foto, è salvo dal tumore all’occhio.

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“Troppo tardi” o “ancora in tempo”?

Nella gestione del retinoblastoma è prioritario salvare la vita dei bambini, successivamente preservare l’occhio e, possibilmente, anche la vista.

Questo purtroppo in determinate aree, come l’Africa subsahariana, dove interveniamo, raramente avviene. Troppo spesso i bambini raggiungono l’ospedale quando ormai è troppo tardi e la malattia è ad uno stadio avanzato.

Ecco perché è fondamentale sensibilizzare le comunità e le famiglie e contribuire a cambiare la percezione sull’importanza della salute della vista. I bambini devono poter essere visitati periodicamente o all’insorgere dei primi problemi per poter intervenire in tempo e con successo. Allo stesso tempo le cure devono essere accessibili anche per le famiglie più povere o che vivono in zone non servite da ospedali o centri oculistici.

All’ospedale Ruharo 175 bambini sono in cura

In Uganda, all’ospedale Ruharo, sosteniamo un programma di eccellenza di individuazione e trattamento del retinoblastoma. Ogni anno abbiamo in cura 175 bambini, 100 nuovi pazienti e 75 già in terapia dagli anni precedenti.

Sono pazienti che arrivano dall’Uganda ma anche dalla Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Ruanda, Burundi, Tanzania, Kenya e Somalia. L’ospedale Ruharo, infatti, è l’unico in questa zona dell’Africa in grado di trattare il tumore all’occhio.

Dal trasporto ai pasti, il nostro intervento a tutto tondo

Le terapie per il retinoblastoma sono particolarmente lunghe e richiedono che i bambini con i loro accompagnatori tornino frequentemente in ospedale, anche a distanza di anni. Questo spesso causa l’abbandono del programma da parte dei bambini, il cui costo e la gestione diventa insostenibile per le famiglie più povere.

foto pazienti in sala d'aspetto

Per questo, come CBM, garantiamo non solo cure gratuite, ma prevediamo anche sussidi per il trasporto e i pasti dei bambini e degli accompagnatori durante il ricovero in ospedale.

Il personale dell’ospedale lo conferma: la permanenza del programma è notevolmente aumentata grazie al contributo per i trasporti e ai pasti offerti e, di conseguenza, anche il numero di bambini che riusciamo ad assistere ogni anno.

Il bisogno è ancora tanto e ogni aiuto è fondamentale per salvare sempre più bambini. Aiutaci a continuare.

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