È terminato lo scorso maggio il progetto FIRE! promosso da CBM insieme all’associazione Mondo CHARGE e all’Istituto dei Sordi di Torino per creare occasioni di scambio, confronto e formazione sui temi della sordocecità e dell’educazione inclusiva.

corsisti in aula durante una formazione

L’articolo 24 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità identifica, inoltre, il diritto per le persone con disabilità all’educazione come presupposto indispensabile per il pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima e il rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana.

Insomma, esercitare tale diritto significa mettere le persone con disabilità in condizione di partecipare liberamente alla vita sociale.

Infatti, l’applicazione del principio di inclusione in ambito educativo è guidata dal concetto di equità secondo cui tutti gli studenti e le studentesse, con e senza disabilità, dovrebbero poter avere le stesse opportunità, indipendentemente dalle loro capacità, dallo status socioeconomico o dal background culturale, garantendo così il diritto all’educazione e all’apprendimento per tutti e tutte in termini di accesso e di partecipazione.

Con il sostegno di Fondazione UniCredit, il progetto FIRE! ha contribuito in un anno di attività al potenziamento del sistema inclusivo di educazione perché studenti e studentesse con Sindrome CHARGE possano partecipare attivamente non solo alla vita scolastica, ma a quella dell’intera comunità.

Com’è stato possibile?

  • Grazie al contributo di formatori esperti nazionali ed internazionali che hanno messo a disposizione la loro vasta esperienza e professionalità: dall’Università del New Jersey all’Istituto dei sordi di Torino, dall’associazione Mondo CHARGE al Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi (CABSS).
  • Grazie al coinvolgimento di target diversi ma complementari nella vita di ragazzi e ragazze con Sindrome CHARGE: genitori, insegnanti, educatori, assistenti alla comunicazione.
  • Grazie a contenuti molto vari e diversificati per fornire il contesto istituzionale in cui le formazioni si sono collocate, come i diritti delle persone con disabilità, il linguaggio inclusivo e l’Universal Design for Learning (UDL), ma anche per dare strumenti e metodologie di intervento, per esempio la programmazione didattica individualizzata, gli approcci all’alfabetizzazione e allo sviluppo del linguaggio negli studenti sordi e sordociechi e le tecnologie assistive.
  • Grazie ad attività online e in presenza progettate e strutturate che fossero in grado di arricchire l’esperienza formativa attraverso il confronto e lo scambio durante workshop, webinar e sessioni live.
  • Grazie al confronto diretto tra professionisti altamente qualificati e la platea di partecipanti che ha riconosciuto in più occasioni la ricchezza delle conoscenze e competenze acquisite da mettere in campo nel lavoro quotidiano.
  • Grazie alla costruzione di una rete professionale e umana che ha messo in connessione realtà molto diverse e che consentirà in prospettiva di valorizzare e incrementare il prezioso patrimonio di relazioni che il progetto FIRE! ha implementato in soli dodici mesi.
  • Infine, grazie alla gratuità e alla flessibilità del percorso, centinaia di partecipanti, soprattutto insegnanti, hanno potuto seguire gli incontri, sempre disponibili su piattaforma digitale, conciliando le esigenze lavorative e quelle formative.

I contenuti non finiscono qui!

L’impegno di CBM nella promozione dei diritti delle persone con disabilità e nella diffusione di una cultura dell’inclusione continua con “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”, il progetto didattico gratuito che offre un percorso di formazione con strumenti a supporto dell’insegnamento e apprendimento dell’educazione civica.

Il nuovo progetto è rivolto a insegnanti, studenti e studentesse delle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. Si tratta di un percorso in 4 moduli composto da una formazione online e un kit operativo da utilizzare in classe con studenti e studentesse.

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