Sono centinaia le famiglie sfollate e il governo ha decretato lo stato di emergenza. Questa la situazione in Malawi, colpito nelle scorse settimane dal ciclone Freddy e dalle conseguenti forti inondazioni. Noi di CBM stiamo intervenendo al fianco delle persone con disabilità.

C’è urgente bisogno di aiuti per fornire coperte, sostegno alimentare, altri utensili di cui le persone hanno bisogno per sopravvivere.

Dott. Arie Glas, direttore medico del Mulanje Mission Hospital

Sono queste le parole arrivate dal dott. Arie Glas, direttore medico del Mulanje Mission Hospital, partner di CBM, che si trova in una delle zone del Malawi più colpite dal ciclone Freddy.

La situazione del Paese

Dopo che il ciclone Freddy ha imperversato nel sud-est africano con piogge e inondazioni, nelle scorse settimane una violenta tempesta tropicale ha colpito il sud del Paese. Centinaia i morti, i feriti e i dispersi. A causa delle piogge e degli allagamenti le case sono crollate e la maggior parte degli ospedali e dei centri sanitari si sono trovati isolati.

Il governo ha decretato lo stato di emergenza. Una catastrofe che colpisce un Paese già fortemente provato dalla peggiore epidemia di colera della sua storia.

Come racconta il dott. Glass:

Il Malawi sta attraversando un momento molto difficile, il ciclone tropicale Freddy è la tempesta più grande e più lunga della storia. Ha causato forti venti, molta piaggia per diversi giorni e vaste inondazioni: gran parte del distretto è sott’acqua e i danni sono ingenti, soprattutto nelle comunità intorno, dove oltre il 5% di tutte le case è crollato. Ci sono molti danni al bestiame ma anche alla coltura di mais, stimiamo che circa il 75% del raccolto nella nostra zona è stato danneggiato o addirittura perso.

E ancora: «Ogni anno, a causa del cambiamento climatico, queste tempeste diventano più pesanti e abbiamo bisogno di ricostruire ogni cosa al meglio per prepararci a questi eventi».

Tra i Paesi più poveri al mondo, il Malawi ha un’economia sostanzialmente agricola e la popolazione, che ha un’aspettativa di vita di 64 anni, vive per il 51,5% sotto la soglia della povertà.

CBM Italia è presente nel Paese con due progetti: il primo è un intervento di prevenzione della cecità evitabile nella Regione Centrale; il secondo si focalizza sull’agricoltura sostenibile per una migliore la resilienza delle comunità vulnerabili all’impatto dei cambiamenti climatici, per stabilizzare la sicurezza alimentare e nutrizionale, generare mezzi di sussistenza sostenibili, proteggere e salvaguardare le risorse.

Le persone con disabilità al centro

Al centro dell’intervento di CBM ci sono in particolare le persone con disabilità, esposte maggiormente ai rischi durante le emergenze e i cataclismi naturali: i bambini, le donne e gli uomini con disabilità difficilmente riescono a mettersi al riparo poiché la maggior parte delle strutture di primo soccorso non sono accessibili. Questo significa che rischiano di essere esclusi dalla catena degli aiuti umanitari e dalle tradizionali risposte di emergenza: cibo, acqua potabile e servizi sanitari. Si registra dunque un tasso di mortalità delle persone con disabilità maggiore rispetto al resto della popolazione.

Nella grave emergenza che ha colpito il Malawi, ci siamo attivati per distribuire aiuti, ripristinare le strutture idriche e igienico-sanitarie distrutte laddove necessario, insieme al team di emergenza di CBM e ai partner locali.

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