Nei Paesi in via di sviluppo, spesso chi ha una disabilità è escluso e isolato a causa di un ambiente non accessibile. Ma come si possono garantire i diritti fondamentali di ogni persona?

Non basta la riabilitazione: come supportare davvero le persone con disabilità, migliorando la qualità della vita e l’inclusione sociale.
Quando pensiamo alla disabilità, immaginiamo spesso cure mediche e riabilitazione fisica. Ma la vera sfida per milioni di persone con disabilità nel mondo è molto più grande: affrontare ogni giorno barriere fisiche, sociali e culturali che limitano la loro indipendenza e qualità di vita. Come si può cambiare questa situazione e permettere a tutti di vivere con dignità, partecipando pienamente alla società?
Le difficoltà quotidiane delle persone con disabilità.
In molti Paesi in via di sviluppo, chi ha una disabilità è troppo spesso escluso e isolato a causa di un ambiente non accessibile. Le difficoltà iniziano con necessità quotidiane come: muoversi in casa, cucinare o accedere a servizi essenziali.
L’assenza di infrastrutture accessibili rappresenta inoltre un ostacolo enorme: marciapiedi non praticabili, mezzi di trasporto inadeguati e edifici privi di rampe rendono difficile, se non impossibile, una vita autonoma. A ciò si aggiunge la mancanza di tecnologie assistive, come protesi e dispositivi per la comunicazione, che sarebbero cruciali per migliorare la partecipazione sociale.
Un esempio emblematico è quello delle persone con disabilità visive nei Paesi in via di sviluppo, dove anche l’accesso all’educazione è difficile a causa della scarsità di materiali in braille o dispositivi digitali accessibili, ma anche dei semplici occhiali da vista. Allo stesso tempo, le persone con disabilità motorie spesso non possono partecipare alle attività comunitarie, per la mancanza di ausili, veicoli adattati o strade percorribili. Ma come si possono garantire i diritti fondamentali di ogni persona?

I diritti fondamentali delle persone con disabilità.
Ogni individuo ha il diritto alla salute, all’istruzione e alla partecipazione sociale. Secondo la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’inclusione sociale è un diritto inalienabile e richiede sforzi concreti per abbattere le barriere fisiche e culturali. Non meno importante è poi il diritto all’indipendenza, che implica fornire alle persone con disabilità gli strumenti e il supporto necessari per gestire le attività quotidiane e perseguire i propri obiettivi di vita.
Un elemento chiave per garantire l’inclusione e l’indipendenza è l’educazione. Il diritto all’istruzione inclusiva, sancito dall’articolo 24 della Convenzione ONU, riconosce l’importanza di un sistema educativo accessibile a tutti, senza discriminazioni e su una base di uguaglianza di opportunità. Tuttavia, nei Paesi in via di sviluppo, milioni di bambini con disabilità non possono frequentare la scuola a causa di ostacoli strutturali, mancanza di insegnanti formati e costi elevati.
Per questo, come CBM Italia lavoriamo per rendere le scuole più accessibili, eliminando le barriere architettoniche, formando docenti e dotando gli istituti di materiali didattici inclusivi. Inoltre, sensibilizziamo le famiglie e le comunità affinché comprendano l’importanza dell’educazione per tutti. Solo garantendo pari accesso alla formazione e all’apprendimento è possibile costruire una società più equa, in cui ogni individuo possa sviluppare il proprio potenziale e contribuire attivamente alla vita sociale ed economica.
Purtroppo nei Paesi a basso reddito, la mancanza di risorse adeguate continua a compromettere gravemente questi diritti. Secondo le stime dell’OMS, oggi solo 1 persona su 10 tra quelle che ne hanno bisogno ha accesso ai prodotti assistivi, come protesi e ortesi, a causa dell’elevato costo, della scarsa consapevolezza, della limitata disponibilità, della carenza di personale formato, di politiche inefficaci e di finanziamenti inadeguati.
Questa carenza di strumenti e servizi non solo limita l’autonomia delle persone con disabilità, ma ostacola anche il loro accesso all’istruzione e al mondo del lavoro, alimentando il ciclo della povertà e dell’emarginazione. È quindi fondamentale intensificare gli sforzi per garantire un’educazione inclusiva, accesso a tecnologie assistive e opportunità concrete di partecipazione sociale, affinché nessuno venga lasciato indietro.
L’impegno di CBM e il supporto che possiamo offrire.
Come CBM, da anni siamo in prima linea nel migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità nei Paesi in via di sviluppo. Ci impegniamo ogni giorno per:
- supportare centri di riabilitazione e offrire servizi;
- distribuire ausili;
- lavorare per sensibilizzare le comunità sull’importanza dell’inclusione.
Tra le iniziative più significative ci sono i programmi di formazione per fisioterapisti locali e il sostegno alle famiglie per garantire cure continue. Abbiamo avviato progetti in Africa per fornire protesi e terapie riabilitative direttamente nelle comunità rurali, dove le persone con disabilità spesso non hanno accesso ai servizi sanitari.
Vuoi aiutarci anche tu? Dona ora: ogni contributo è un passo avanti concreto verso un mondo più equo e inclusivo, dove tutti possano vivere senza barriere né discriminazioni.