beneficiari in posa

Si rinnova il nostro impegno per la lotta al tracoma in Etiopia con un nuovo importante progetto nel distretto di Wogedi, nella regione di Amhara, nel nord del Paese. Grazie a questo progetto riusciremo a rendere ancora più capillare il nostro intervento raggiungendo ancora più persone.

Il nostro intervento in Etiopia

È dal 2014 infatti che lavoriamo proprio in questa regione per cercare di limitare il contagio causato da questa terribile malattia, altamente contagiosa, e salvare dalla cecità da tracoma quante più persone possibile: solo qui infatti sono più di 300 mila quelle a rischio.

Il tracoma si insinua e diffonde in maniera subdola, colpendo le persone che vivono nelle comunità più povere, dove l’acqua pulita e i sistemi igienico sanitari sono carenti o alle volte inesistenti.

bambino beve dal rubinetto

Per questo tutto il nostro intervento si basa su una strategia particolare e composita promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: la S.A.F.E.

Applichiamo questa strategia lavorando parallelamente su quattro livelli: la distribuzione di antibiotici, le operazioni chirurgiche di trichiasi, la costruzione di pozzi dai quali attingere acqua pulita e la sensibilizzazione nelle scuole e nelle comunità sulle corrette norme igieniche necessarie per prevenire il contagio.

Ognuna di queste componenti di intervento è legata da un filo doppio alle altre e per debellare il tracoma tutte e quattro sono assolutamente fondamentali.

Il nuovo progetto nella regione di Amhara

Nel nuovo distretto dove andremo a implementare questo progetto tutte le attività che verranno fatte seguiranno la strategia S.A.F.E. Lavoreremo quindi sulla prevenzione e la cura delle persone con il tracoma attivo, grazie alla distribuzione di antibiotici, agli screening e alle operazioni chirurgiche nei casi più gravi in cui il tracoma è diventato trichiasi.

Costruiremo poi pozzi in punti strategici per l’approvvigionamento di acqua pulita e di latrine sia tradizionali che per le persone con disabilità.

In più, per diffondere le corrette pratiche igieniche faremo un lavoro corale che parte dalla formazione di personale sanitario locale, degli operatori CBM, dei leader delle varie comunità fino ad arrivare a bambini e insegnanti nelle scuole, con la costituzione degli Anti trachoma School Club.

Cos’è il tracoma

Il tracoma è la prima causa di cecità di natura infettiva. Al mondo ne soffrono 1.9 milioni di persone e l’Etiopia è il Paese con la maggiore incidenza: sono 70 milioni le persone a rischio d’infezione.

bambina si fa controllare gli occhi

È causato dal batterio Chlamydia Trachomatis ed è altamente contagioso: si diffonde per contatto con persone infette o viene trasmesso dalle mosche. Se non si interviene tempestivamente con antibiotici l’infezione degenera e, dopo la forte congiuntivite dello stadio iniziale, tra dolori atroci iniziano a crearsi delle cicatrici all’interno della palpebra. Nello stadio più avanzato, la trichiasi, le ciglia si rivoltano verso l’interno dell’occhio, dando un fastidio continuo e insopportabile simile allo sfregare della carta vetrata. A questo punto la cornea è lesionata irrimediabilmente e solo un’operazione chirurgica può salvare dalla cecità totale.

Sei interessato ad approfondire ulteriormente il nostro intervento in Etiopia?

Giovedì 23 luglio dalle 18.00 abbiamo organizzato un webinar per approfondire il nostro intervento in questo Paese. Parleremo con Francesco Giulietti, responsabile di CBM dei progetti in Etiopia che ci racconterà tutti i dettagli della strategia S.A.F.E. e con il dottor Demissiè Tadesse, oftalmologo e responsabile CBM per la salute visiva nel Paese.
Continua a seguirci, a breve troverai qui  tutti i dettagli su come partecipare.

bambini che vanno a cercare dell'acqua con gli asinelli

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