Nutrire, curare, insegnare. La nutrizionista Grace Nanyombi ci accompagna a scoprire l’unità di nutrizione dell’ospedale CoRSU, tra attività quotidiane e traguardi raggiunti.
Nutrire: l’unità di nutrizione dell’ospedale CoRSU
“L’ospedale dei bambini”, così viene chiamato l’ospedale ortopedico CoRSU, in Uganda. Tra le sue corsie i piccoli pazienti ricevono le cure di cui hanno bisogno: operazioni, protesi, supporto psicologico. Ma per poterlo fare ci devono essere le condizioni, prima tra tutte combattere la grave malnutrizione con cui spesso si presentano i piccoli e piccolissimi pazienti dell’ospedale.
Curare: in forze per sostenere gli interventi
Nel 60% dei casi di malnutrizione di chi si rivolge al CoRSU è collegato alla palatoschisi: i neonati non riescono ad attaccarsi al seno e vengono accompagnati in ospedale quando ormai sono fortemente sottopeso. Prima di poter essere operati devono aumentare fino a una certa soglia, altrimenti non sarebbero in grado di sostenere l’intervento.
Il programma prevede di riabilitarli fino a che non raggiungono il peso di 5 kg a 3 mesi o di 7 kg se devono essere operati al palato.
Grace Nanyombi, nutrizionista al CoRSU
Ci sono poi casi di bambini con osteomielite (infezione alle ossa), osteoartrite o tubercolosi, che presentano diversi gradi di malnutrizione.
Aver implementato un programma di nutrizione sta dando grandi risultati, sia in termini di capacità di affrontare l’intervento, che di ripresa post operatoria e di mantenimento dei risultati.
Stiamo vedendo che molti più bambini possono essere operati rispetto a prima (prima che ci fosse il programma di nutrizione) e si riprendono più in fretta.
Insegnare: lo sapevi che in ospedale c’è anche un giardino dimostrativo?
È difficile scegliere quale sia il principale risultato raggiunto dall’unità di nutrizione degli anni. Sicuramente tra questi, c’è l’attività di formazione: sia dei colleghi di altri ospedali o centri salute che si appoggiano al CoRSU, sia dei genitori. L’ospedale dei bambini, infatti, ha un “giardino dimostrativo” in cui alle famiglie vengono illustrati i benefici di piante, frutta e verdura in termini di nutrienti, vitamine, minerali e proteine. Viene inoltre spiegato come poterle coltivare, in modo da essere in grado di replicare con facilità una volta tornati a casa insieme ai loro bambini. Questo migliorerà la qualità dell’alimentazione non solo dei piccoli, ma dell’intera famiglia.
Il progetto continua
Scopri tutte le testimonianze di chi sta partecipando a questo progetto rivoluzionario presso l’ospedale CoRSU, dove stiamo rafforzando la qualità dei servizi di riabilitazione inclusiva erogati attraverso un processo di valorizzazione della tecnologia di stampa 3D delle protesi. Ascolta le parole dei fisioterapisti, del direttore, degli psicologi o degli operatori di comunità per comprendere tutte le sfaccettature di questo grande intervento.
Vai alle altre testimonianzeIl progetto è stato selezionato nell’ambito del percorso Coopen promosso da Innovazione per lo Sviluppo, programma di Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo.