Il programma di outreach per avvicinare i servizi dell’ospedale alle comunità, ha un valore sociale altissimo. Non si fornisce solo assistenza e riabilitazione, si lavora sulla consapevolezza a tutti i livelli.
Sensibilizziamo di villaggio in villaggio
Sylvia Nafuna, responsabile dei social worker, ha in carico il programma di outreach (cliniche mobili) dell’ospedale ortopedico CoRSU, in Uganda.
Sintetizza il loro lavoro così:
Estendiamo il lavoro del CoRSU nelle altre regioni dell’Uganda. Portiamo i servizi vicino alle comunità.
Sylvia Nafuna, responsabile dei social worker
“Molte persone con disabilità non sanno nulla di disabilità”
Giorno dopo giorno Sylvia Nafuna e i social worker raggiungono i villaggi più remoti con dei grandi obiettivi:
- Raccontano i servizi offerti dal CoRSU, in modo che, chi ha una disabilità o avrà bisogno di cure sappia dove trovarle;
- Offrono supporto psicosociale ai pazienti, ai familiari e ai caregiver;
- Creano consapevolezza. Consapevolezza nella comunità, nelle famiglie, ma anche tra le stesse persone con disabilità.
Facciamo formazione psico-educativa perché ci siamo resi conto che molti di loro (le persone con disabilità) non sanno nulla della disabilità. Spieghiamo come possono convivere con la disabilità, ma anche che ci saranno delle sfide che dovranno affrontare.
Lo sai che sapere che una soluzione esiste spesso non è sufficiente?
Nella sua testimonianza, Sylvia racconta la storia di una ragazza arrivata al CoRSU con una grave infezione alla gamba. Il ritardo, accumulato negli anni passati ad applicare rimedi casalinghi suggeriti dal guaritore locale, non lascia spazio ad alternative: l’unico modo per salvare la vita della ragazza è amputare la gamba e fornirne una artificiale.
Anche davanti alla possibilità di salvarle la vita e poter rimpossessassi del proprio futuro, la famiglia, e la ragazza stessa, non riescono ad accettare l’intervento.
Li abbiamo accompagnati in laboratorio, a conoscere altri bambini amputati che già stavano utilizzando le protesi. (…) Giorno dopo giorno ha acquisito coraggio e speranza. (…) In appena una settimana sapeva già usare perfettamente la nuova gamba.
Parte della grande opera di sensibilizzazione è anche questo: accompagnare i pazienti e le famiglie in un percorso di consapevolezza, fornendo tutto il supporto necessario.
Il progetto continua
Scopri tutte le testimonianze di chi sta partecipando a questo progetto rivoluzionario presso l’ospedale CoRSU, dove stiamo rafforzando la qualità dei servizi di riabilitazione inclusiva erogati attraverso un processo di valorizzazione della tecnologia di stampa 3D delle protesi. Ascolta le parole dei fisioterapisti, del direttore, degli psicologi o degli operatori di comunità per comprendere tutte le sfaccettature di questo grande intervento.
Vai alle altre testimonianzeIl progetto è stato selezionato nell’ambito del percorso Coopen promosso da Innovazione per lo Sviluppo, programma di Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo.