Karebu è un bambino di 6 anni nato con il piede torto bilaterale. Grazie al sostegno dei nostri donatori, la sua vita è cambiata per sempre.
“Non abbiamo mai smesso di sperare”
Karebu vive con la sua famiglia in un piccolo villaggio nel distretto di Wakiso, in Uganda, non troppo lontano dalla capitale, Kampala. È nato con entrambi i piedi torti, una malformazione complessa che coinvolge tutto l’arto inferiore e in particolar modo i piedi, che appaiono come ruotati verso l’interno e che gli rende molto doloroso e faticoso camminare o stare in piedi.
I medici avevano provato a correggere alla nascita la posizione dei piedini, ma il problema si è ripresentato subito.
Senza avere nessun’altra informazione su come aiutare Karebu, abbiamo deciso di accettare la disabilità come una parte della sua vita, anche se non abbiamo mai smesso di sperare in un miracolo.
Jonathan, 36 anni, padre di Karebu
Solo, ad aspettare
Gli anni passano e Karebu trascorre tutte le sue giornate seduto davanti alla casa o in un angolo, non può seguire i genitori o il fratellino, non può andare a scuola o a prendere l’acqua al pozzo perché soffre a camminare, i nervi e le articolazioni gli fanno male.
Karebu invidiava moltissimo i bambini che potevano andare a scuola. Tutti i pomeriggi camminava con fatica verso la strada e li salutava con la mano mentre tornavano da scuola.
Jonathan, papà di Karebu
Ma nessun bambino vuole avvicinarsi a lui. Alcuni sono spaventati per il suo modo di camminare, altri lo bullizzano.
Un giorno tutto cambia
E finalmente, un giorno, arriva la notizia che cambierà per sempre la vita di Karebu: un operatore di comunità arrivato al villaggio, informa la famiglia dell’esistenza dell’ospedale ortopedico CoRSU, dove Karebu potrà ricevere gratuitamente tutte le cure di cui ha bisogno, dall’operazione alla riabilitazione.
Quello che vedi nella foto qui sopra è il primo di una lunga serie di viaggi in ospedale che serviranno per correggere la malformazione, prima di un piede, poi dell’altro. Si inizia con l’applicazione di gessi correttivi, uno diverso a settimana per sei settimane, poi con l’operazione per allungare il tendine di Achille e infine, a settimane di distanza, con le manipolazioni e un tutore per il piede operato. Due mesi dopo si ripete tutto per l’altro piede.
Il sorriso di Karebu
Oggi Karebu è tornato a camminare. Ha iniziato a frequentare la scuola con un entusiasmo indescrivibile e non vede l’ora di diventare un dottore per aiutare i bambini che hanno difficoltà a camminare.
Ma soprattutto, Karebu ha cominciato a sorridere.
“Canticchia tra sé e sé” ci dice il papà, “non ha più paura di parlare con gli altri bambini e loro non lo prendono più in giro.”
È grazie alla generosità di tutti i nostri sostenitori che Karebu e tanti bambini come lui possono ricevere le cure gratuite e di qualità di cui hanno bisogno e spezzare il ciclo che lega povertà e disabilità.
Insieme, stiamo cambiando la loro vita.