Funzionalità, efficienza e sostenibilità: dopo anni di studi e ricerche la tecnologia 3D per la stampa di protesi è realtà. Ma la ricerca non si ferma “è un’avventura e ci piace esserne parte”. Ascolta le parole di Davide Naggi, Direttore dell’Ospedale Ortopedico CoRSU.

Dopo anni non è più una ricerca, non è più uno studio, non è più un’iniziativa nuova, ma è parte del lavoro del CoRSU che viene fatto quotidianamente. […] Si crea un network che contribuisce a sviluppare la tecnologia a livello globale. E ci piace l’idea di essere parte di questa avventura.

Davide Naggi, Direttore CoRSU

La testimonianza di Davide Naggi

Un’avventura, questa la parola con cui Davide Naggi, Direttore dell’Ospedale Ortopedico CoRSU, definisce il percorso di ricerca, studio e sviluppo che sta portando la tecnologia di stampa 3D a livelli sempre più alti.

In Uganda, dove oltre 250.000 bambini necessitano di protesi, sono solo 12 i tecnici ortopedici specializzati nella costruzione di questi dispositivi.

Grazie allo sviluppo e alla diffusione della tecnologia 3D per la stampa di protesi, ricambi, ausili ed equipaggiamento medico, si potranno raggiungere sempre più persone, riducendo i costi, gli scarti e rispondendo in maniera ancora più personalizzata alle esigenze dei pazienti.

La strada è ancora lunga: i pazienti devono abituarsi ai nuovi prodotti, a livello visivo o di peso, devono testare, capire che ci si può fidare. Ma i progressi ci sono, tangibili e, per l’appunto, è un’avventura.

Lo sapevi che, per una protesi con tecnologia 3D, il tempo si riduce da 3 giorni a 2 ore?

Produrre una protesi “manualmente” richiede 2 o 3 giorni, tra produzione dello stampo e tempo di asciugatura dei materiali, tra cui il gesso. Grazie alla stampa 3D il tempo si riduce fino a 2 ore. Oltre a diminuire i costi e gli scarti, si riduce anche notevolmente il tempo di attesa per i pazienti.

Il progetto continua

Scopri tutte le testimonianze di chi sta partecipando a questo progetto rivoluzionario presso l’ospedale CoRSU, dove stiamo rafforzando la qualità dei servizi di riabilitazione inclusiva erogati attraverso un processo di valorizzazione della tecnologia di stampa 3D delle protesi. Ascolta le parole dei fisioterapisti, dei pazienti, degli psicologi o degli operatori di comunità per comprendere tutte le sfaccettature di questo grande intervento.

Vai alle altre testimonianze

Il progetto è stato selezionato nell’ambito del percorso Coopen promosso da Innovazione per lo Sviluppo, programma di Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo.


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