Nata a Iseo in provincia di Brescia, nel 1978, Ileana è non vedente dalla nascita a causa della Retinopatia del prematuro. Grazie ai suoi genitori, da anni nostri sostenitori, scopre che CBM sta portando avanti un progetto in Guatemala per curare i bambini nati prematuramente con la sua stessa patologia. Decide così di contribuire al progetto per salvarli dalla cecità.

bambina seduta sulla bici

Non so molto sulla retinopatia del prematuro e ho pochi ricordi sui miei primi anni di vita perché ero molto piccina, proprio piccola piccola. Però per fortuna ho accettato tutto talmente bene, tra tante difficoltà e soddisfazioni, che ora mi trovo a lavorare da ormai quattordici anni presso il centralino dell’istituto Zooprofilattico di Brescia. E poi vivo alla grande le mie passioni: la tecnologia, il canto e la cinofilia.

Ileana, sostenitrice di CBM

I primi ricordi di Ileana

I primi ricordi di Ileana risalgono alla scuola media, quando incontra quella che ancora oggi è una delle sue amiche più care e che le ha trasmesso la sua passione per la cinofilia. Le scuole superiori, con alcuni atti di bullismo, non sono invece un bel momento. Poi però arrivano gli anni dell’Università e, come racconta, Ileana: “Lì è cominciata la vita!”.

Ho studiato scienze dell’educazione e incontrato un’altra amica preziosa, che per me è un modello. Insieme a lei ho trovato anche un ambiente bello, umano e disponibile. Mi ha ripagato di tutto quello che avevo passato negli anni precedenti. Il giorno della laurea è stato davvero emozionante”.

Una vita piena di passioni

Oggi Ileana lavora all’istituto Zooprofilattico di Brescia, dove gestisce con passione il contatto telefonico con i clienti che devono richiedere delle analisi. “Mi piace avere contatto con la gente e dare importanza alla persona.” Ci racconta a proposito di ciò che le piace di più nel suo lavoro.

In generale, odio toccare le cose che mi circondano per capire come sono fatte. Vale anche per gli abbracci: devo scegliere io chi abbracciare. Forse è una vergogna che devo ancora vincere. Quando scelgo di abbracciare qualcuno è perché sento che c’è qualcosa dentro che mi dice “questa persona posso avvicinarla”. È come se mi scattasse qualcosa dentro.

bambina con vestito bianco

Appassionata di sport e tifosa della Juve, in passato andava almeno due volte a campionato allo stadio. Ne amava l’atmosfera che si sentiva e soprattutto “far cantare tutta la fila degli handy”. Non solo lo sport incontra il suo entusiasmo. Anche il canto, infatti, è una sua grande passione e per questo Ileana ogni mercoledì sera canta in una corale. Per leggere i testi delle canzoni utilizza una barra in braille. È un’estimatrice della tecnologia e di tutto ciò che riguarda smartphone e smartwatch.

La tecnologia è anche ciò che in diverse fasi della vita mi ha reso accessibile la lettura. Ad esempio, nel lavoro utilizzo un portatile con sintesi vocale e cuffia, mentre durante gli studi universitari utilizzavo uno scanner con tecnologia e-reader.

L’incontro con CBM e il rapporto con i genitori

Ileana conosce CBM grazie ai suoi genitori, sostenitori dell’organizzazione dal 2005. Pietro e Chiara hanno scelto quest’anno di festeggiare con le bomboniere solidali di CBM un momento per loro davvero importante: il cinquantesimo anniversario di matrimonio. Oltre a decidere poi di contribuire a un progetto che hanno molto a cuore: curare e prevenire la Retinopatia del prematuro (ROP) nei bambini nati pretermine per salvarli dalla cecità. Un intervento che, come CBM Italia, stiamo portando avanti in Guatemala.

A volte i miei genitori si preoccupano molto, adesso che sono più maturi ciò che li impensierisce di più è quando loro non ci saranno più. Ma devo molto a loro. Ciò che sono, che so e che faccio non me l’ha dato nessun’altro. Così come anche l’opportunità di conoscere CBM.

In fondo io tra soddisfazioni e difficoltà ho avuto una vita di gioia. Per me poter salvare dalla cecità, insieme a CBM, bambini così piccoli in Paesi dell’America Latina, significa portare luce dove la gente non sa che ci sia. E alla fine, quando doni, ti dici: “Sai che hai fatto una cosa bella per tanta gente?”. Per questo ho scelto di contribuire anche io allo stesso progetto dei miei genitori e ora voglio spingere le mie amiche a fare altrettanto.

Cos’è la Retinopatia del prematuro (ROP)?

La Retinopatia del prematuro (ROP) è una patologia della retina che può colpire i bambini prematuri. Questa patologia è causata, nella maggior parte dei casi, dall’esposizione all’ossigeno dell’incubatrice: i nati prematuri non hanno la capacità di auto-regolare i vasi sanguigni presenti nell’occhio. Questo provoca la formazione di vasi in eccesso che, se non bloccati in tempo, “spaccano” la retina e ne causano il distacco.

I principali fattori di rischio sono la prematurità, il basso peso alla nascita o i “traumi” subiti nelle prime settimane di vita del bambino (apnea, trasfusioni, infezioni…). Per questo sono particolarmente a rischio i bambini iper-prematuri: nati sotto le 25 settimane o con un peso inferiore a 1.250 g.

A causa della complessità della malattia e degli alti rischi, nel trattare pazienti così piccoli, nel mondo solo lo 0,5% degli oculisti si occupa di ROP. Anche per questa ragione, la ROP è la prima causa di cecità neonatale al mondo. Ogni anno sono a rischio oltre 15 milioni di neonati prematuri. I Paesi più colpiti sono quelli a medio reddito, come nel caso dell’America Latina, dove CBM è attiva dal 2014 con progetti.

Vuoi sostenere anche tu un progetto come Ileana per fermare la ROP?

Chiamami al numero 342 3463344 o scrivimi a chiara.rho@cbmitalia.org. Sarò felice di raccontarti come potrai cambiare la vita di centinaia di bambini nel Sud del mondo.

Grazie già da ora per quello che deciderai di fare.

primo piano Chiara Roh

Chiara Rho
Referente Grandi Donazioni


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