“Quella che per me è una piccola somma, per altre persone può essere molto importante”. Maria Roberta ci racconta perché ha inserito CBM nel suo testamento.
Quello di Maria Roberta è un mondo di affetti familiari tutto raccolto intorno alla sua casa, sulle colline umbre, a pochi chilometri dal lago Trasimeno. Al piano di sotto vive la sorella con il marito, mentre il nipote in quello che una volta era l’appartamento del nonno, il papà di Maria Roberta.
Almeno una volta all’anno vado a pranzo con tutti i miei cugini: siamo molto uniti, e andiamo al ristorante così nessuno deve cucinare per tutti!
Maria Roberta, sostenitrice CBM
Maria Roberta è una persona riservata. Anche per questo ama vivere in collina, distante dal paese, vicina ai suoi parenti e con il suo cane, un trovatello. Prima della pandemia faceva volontariato in una RSA.
Mi piace ascoltare gli anziani parlare. Loro avevano bisogno di essere ascoltati, e mio sentivo utile. Li ascoltavo, e intanto gli pettinavo i capelli.
L’incontro con CBM
Maria Roberta ha lavorato per 40 anni come ostetrica, oggi è in pensione. Un lavoro che ha scoperto “ascoltando i discorsi dei grandi”, come ci racconta. “Le mie zie erano entrambe ostetriche. Da piccola le sentivo parlare di lavoro, ero ancora una bambina quando ho deciso che anch’io avrei fatto l’ostetrica. Mia mamma invece lavorava in un negozio di alimentari”.
In ospedale conosce varie problematiche di salute, che decide di contrastare sostenendo varie associazioni, come la palatoschisi (“labbro leporino”) e la cecità. Il tema della vista la riguarda anche personalmente perché nel 2004 Maria Roberta viene operata di enoftalmo, un infossamento del bulbo oculare nell’orbita. Da lì capisce il valore della vista e l’importanza di avere accesso alle cure. Nel 2006 riceve una lettera di CBM e da allora il suo impegno nella lotta alla cecità evitabile prosegue al nostro fianco.
Il testamento di Maria Roberta
Un impegno, quello al fianco delle persone cieche e con disabilità visive, che Maria Roberta ha deciso di portare avanti anche oltre la vita. Infatti, ha inserito CBM tra i beneficiari del proprio testamento.
Ho lasciato a CBM una somma che per me è piccola, ma che per altre persone può essere molto importante.
Maria Roberta, infatti, ha preso carta e penna e ha scritto un testamento olografo: un modo semplice e gratuito per continuare a donare domani, senza privarci di nulla oggi.
Hai mai pensato di sostenere CBM con un lascito testamentario?
Un lascito testamentario è una donazione a CBM scritta nel tuo testamento.
Puoi lasciare a CBM una somma di denaro, un immobile, dei titoli.
CBM non paga imposte di successione e utilizza le donazioni da lascito per realizzare interventi concreti al fianco delle persone cieche e con disabilità nei Paesi poveri del mondo.
Anche chi ha figli o nipoti può disporre un lascito testamentario.
Se non sai cos’è o come si fa, chiama o scrivi a Carla. Ti spiegherà quanto è semplice!
CARLA BELLI
Referente lasciti testamentari
Chiamami al Cell o WhatsApp 347 05 55 843
Scrivimi a: carla.belli@cbmitalia.org