Mutesi ha sei anni, vive insieme alla mamma e alla nonna a Bugema, nella parte orientale dell’Uganda, a 180 km dalla capitale Kampala.

Mutesi durante visita oculistica

All’età di soli due anni sua mamma si accorge che Mutesi non vede bene e il padre la abbandona.
La mamma, che lavora coltivando gli orti degli abitanti del villaggio, guadagna poco, circa 20$ al mese, e non può occuparsi di lei.

Quando vanno a vivere dalla nonna le cose non sono facili per lei: dentro la capanna Mutesi continua a sbattere contro gli oggetti o a cadere...non è un ambiente sicuro per lei.

Quando arriva l’inizio della scuola Mutesi non vede l’ora di imparare a leggere. Ha un sogno: «Voglio studiare per diventare medico e aiutare le persone come me» 

Purtroppo però non riesce a seguire le lezioni come gli altri bambini; per questo viene allontanata da scuola e isolata dalla comunità, che la vede come una maledizione. È costretta ad abbandonare la scuola e l’unica scelta che le rimane è isolarsi dagli altri bambini.

La sua mamma è preoccupata e teme che a causa della cecità possa essere vittima di violenze e soprusi.

Una clinica mobile arriva a Bugema…

La vita di Mutesi cambia quando una clinica mobile arriva a Bugema. Si tratta di una clinica mobile dell’ospedale Mengo, il più antico dell’Uganda, che CBM sostiene da molti anni e che sta contribuendo a rinnovare e ingrandire, per accogliere sempre più pazienti.

Durante un’attività di screening e sensibilizzazione nei villaggi, Mutesi viene visitata e le viene diagnosticata la cataratta bilaterale. Gli operatori decidono di portarla all’Ospedale Mengo, dove la bambina viene operata agli occhi grazie al contributo di CBM.

La sua mamma piange di gioia:

Non posso credere che mia figlia ora possa vedere, tornare a scuola e realizzare i suoi sogni. Grazie all’Ospedale Mengo e a tutte le persone vicine a CBM per questo amore e per questa cura.

Mamma di Mutesi

Dopo l’intervento, Mutesi è in grado di vedere e la percezione della comunità nei suoi confronti è molto cambiata. Ora può frequentare i suoi coetanei e la madre ha deciso di portarla a scuola. Il sogno di Mutesi di diventare un medico per poter aiutare altre persone è ora luminoso e le sue speranze insieme a sua madre sono molto alte.

Queste le parole della nonna di Mutesi al loro rientro.

Ci avete fatto amare e accettare in questa comunità, continuate ad aiutare le persone come noi!

Nonna di Mutesi

Nuovi strumenti all’ospedale Mengo

All’ospedale Mengo Mutesi ha potuto essere visitata grazie a nuovi strumenti donati. Nella foto si vede una delle slit lamp (lampade a fessura) attualmente utilizzate per tanti bambini come Mutesi.

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  • Nel corso di questo trimestre, il reparto ha ricevuto oltre l’80% delle attrezzature per le sale chirurgiche del nuovo complesso oculistico;
  • a settembre scorso quasi tutte le nuove strumentazioni sono arrivate. Il team biomedico in collaborazione con i tecnici dei fornitori ne ha testato il buon funzionamento;
  • è stato anche condotto un corso di formazione per il personale che utilizzerà le apparecchiature, per velocizzare la messa in opera del dipartimento. 

Il percorso di visita, cura e guarigione di Mutesi è frutto del lavoro congiunto dei medici e operatori di CBM.

L’ospedale Mengo: le tappe di un grande progetto oculistico

Il Mengo Hospital, fondato nel 1987, è l’ospedale più antico dell’Uganda e si trova nella capitale Kampala.

Il Reparto oculistico è un centro di eccellenza per la cura e la prevenzione dei disturbi visivi, sia negli adulti che nei bambini. Ogni anno qui vengono curati 55.000 pazienti, realizzate 4.000 operazioni chirurgiche e 1000 pazienti riferiti da altre strutture sanitarie.

Nel 2021 è iniziato un importante progetto quadriennale: l’ampliamento del Reparto oculistico, che prevede:

  • costruzione di 3 nuove sale operatorie;
  • creazione di una banca corneale;
  • sala esami;
  • creazione di un’area di stimolazione per ipovisione.

Il nuovo reparto oculistico garantirà cure oculistiche di qualità a costi accessibili a 563.000 persone – bambini e adulti – in 5 anni.

A settembre scorso quasi tutte le nuove strumentazioni sono arrivate e sono state testate; è stato anche condotto un corso di formazione per il personale che le utilizzerà.

La cataratta infantile:

La cataratta infantile, o cataratta congenita, è un’opacità del cristallino – la lente contenuta all’interno del nostro occhio – che si manifesta alla nascita o nei primi mesi di vita bambino. Questa opacità può essere più o meno estesa, interferendo con una corretta visione, e può evolvere con il tempo.

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