La mancanza di un riconoscimento uniformato dello status di disabilità nei Paesi dell’Unione Europea ha reso necessari provvedimenti per facilitare la libera circolazione delle persone attraverso una carta europea per la disabilità e un nuovo contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità.

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La proposta

La carta europea della disabilità servirà a garantire in tutti i Paesi UE le condizioni e i trattamenti a cui le persone con disabilità hanno diritto nei servizi pubblici e privati, come l’accesso gratuito e/o prioritario, le tariffe ridotte, l’assistenza personale. La carta sarà rilasciata dalle autorità nazionali competenti e andrà ad integrare i tesserini o i certificati nazionali già esistenti.

Allo stesso modo, il nuovo contrassegno europeo di parcheggio consentirà alle persone con disabilità di accedere agli stessi diritti di parcheggio disponibili in tutti gli Stati membri.

Per molte persone con disabilità, infatti, il trasporto privato in auto rappresenta spesso la migliore o l’unica possibilità per spostarsi in autonomia. Il contrassegno europeo sostituirà quelli nazionali e sarà riconosciuto in tutta l’UE.

Per entrambi i documenti saranno previsti formati accessibili, sia per la versione cartacea sia per quella digitale.

La proposta della Commissione sarà discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio e una volta approvata, gli Stati membri avranno 18 mesi per integrare le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale.

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Strategia europea e CRPD

Questa proposta della Commissione europea era già stata inclusa nella strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 per contribuire all’attuazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) che prevede l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere i diritti delle persone con disabilità alla libertà di movimento su base di uguaglianza con gli altri (articolo 18). Gli Stati membri dovranno adottare misure efficaci per garantire la mobilità personale con la massima indipendenza possibile per le persone con disabilità, anche facilitando la mobilità personale delle persone con disabilità nei modi e al momento della loro scelta e a costi accessibili.

Il parere dell’European Disability Forum (EDF)

Tra i principali promotori della proposta c’è il Forum Europeo sulla Disabilità, organizzazione ombrello di persone con disabilità di cui è membro anche CBM Italia. Il Forum, nonostante l’ampio apprezzamento per i contenuti della proposta, evidenzia alcune perplessità:

  1. la proposta della carta europea per la disabilità ha assunto la forma di una direttiva e non di un regolamento che sarebbe stato più vincolante per gli Stati membri.
  2. Al momento la proposta non garantisce che le persone con disabilità possano vivere e lavorare in un altro paese dell’UE su base di piena uguaglianza con gli altri cittadini.
  3. Infine, per rendere concretamente possibile la libera circolazione per le persone con disabilità nell’UE sarà necessario intraprendere azioni più concrete per affrontare il diffuso problema dell’inaccessibilità dei trasporti, degli edifici, delle tecnologie digitali e di altri beni e servizi.

Yannis Vardakastanis, presidente del Forum Europeo sulla Disabilità, ha sottolineato l’importanza di questo lavoro:

La proposta dimostra l’impegno della Commissione a promuovere la libera circolazione delle persone con disabilità. La carta europea di disabilità faciliterà la vita delle persone con disabilità che visitano un altro paese e rafforzerà il nostro senso di cittadinanza europea.

Yannis Vardakastanis

Allo stesso tempo aggiunge:

Pur riconoscendo la carta per la disabilità come un passo importante, chiediamo al Parlamento europeo di rafforzarla in modo che possa essere uno strumento per facilitare i nostri diritti di vivere e lavorare ovunque nell’UE, come fanno gli altri cittadini. Dover “rivalutare” la propria disabilità quando ci si trasferisce all’estero è un onere eccessivo per le persone con disabilità – per non parlare del fatto che è un affronto alla nostra dignità. La nostra disabilità non scompare quando attraversiamo le frontiere.

I contenuti non finiscono qui!

L’impegno di CBM nella promozione dei diritti delle persone con disabilità e nella diffusione di una cultura dell’inclusione continua con “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”, il progetto didattico gratuito che offre un percorso di formazione con strumenti a supporto dell’insegnamento e apprendimento dell’educazione civica.

Il nuovo progetto è rivolto a insegnanti, studenti e studentesse delle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. Si tratta di un percorso in 4 moduli composto da una formazione online e un kit operativo da utilizzare in classe con studenti e studentesse.

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