Da marzo 2023 bambini e bambine tra i 6 e gli 11 anni scoprono la città di Milano attraverso attività interdisciplinari, multisensoriali e inclusive. Gli adulti di domani sono protagonisti di un percorso di conoscenza in cui far crescere un nuovo modo di fare cultura e di essere cittadini locali e globali.  

bambini che lavorano ad un progetto tutti insieme

“Le cose che abbiamo in comune” è promosso dall’associazione LopLop, insieme a CBM Italia e al Museo Popoli e Culture del Centro Pime di Milano con il contributo di Fondazione Cariplo

A quasi un anno dall’avvio del progetto, oltre 800 bambini e bambine sono stati coinvolti gratuitamente nei laboratori tematici dei 9 campus estivi e dei 29 percorsi scolastici, in corso fino ad aprile, alla scoperta del patrimonio artistico e culturale della città di Milano e delle cose che hanno in comune persone, oggetti e luoghi conosciuti. 

Il punto di partenza del progetto è stato il Museo Popoli e Culture che attraverso i suoi oggetti si è fatto portavoce di storie che possono appartenere a tutti e a tutte, contribuendo a costruire un’interpretazione attuale della città. Le settimane sono state scandite dalla conoscenza di uno o più oggetti della collezione del Museo rielaborati ed approfonditi attraverso attività laboratoriali, da oltre 200 uscite sul territorio per visitare luoghi rappresentativi di Milano e incontrare artisti e artigiani che hanno raccontato il mondo della cultura e il loro mestiere. 

Le attività sono impostate su una narrazione individuale e collettiva, sulla diversità come risorsa per stimolare lo sviluppo di una cittadinanza non solo locale, ma anche nazionale e mondiale che mette insieme uguaglianza e differenza, identità e memoria, attualità e potenzialità di futuro, dialogo tra nazioni e generazioni. 

I tre percorsi tematici sono stati dedicati all’arte pubblica, alla musica e alla moda

Dai tamburi al rap milanese

Durante il percorso bambini e bambine alternano incontri con realtà e professionisti del territorio, come la collezione di strumenti musicali del Museo Popoli e Culture, Casa Verdi e un laboratorio di liuteria, ad attività laboratoriali legate all’ascolto e all’espressione corporea per accompagnare i partecipanti nello sviluppo della creatività individuale. Grazie alla musica, è stato possibile esprimere emozioni, tradizioni, raccontare storie e popolazioni, attraversare il tempo. 

La moda e il vestito come elemento caratteristico di ciascuno

I bambini e le bambine coinvolti nel progetto hanno avuto la possibilità di conoscere le mode di diverse culture del passato e del presente, attraverso la ricca sezione di tessuti e abiti del Museo Popoli e Culture, hanno incontrato artigiani e designer, espresso la loro creatività in attività laboratoriali multisensoriali legate al disegno, alla manualità e all’uso dei colori. 

Dalla street art di Milano ai fregi dei templi in Asia

Il percorso ha proposto a bambini e bambine di percorrere i confini dell’arte pubblica, passando da luoghi sacri come i templi ai murales della città di Milano, esplorandone i significati e i messaggi. Al Museo Popoli e Culture bambini e bambine hanno scoperto testimonianze di opere come i fregi di un tempio in Bangladesh o i dipinti indiani warli che originariamente decoravano le case di questa comunità. Sul territorio hanno esplorato opere pubbliche come i murales dell’ippodromo di San Siro. A queste esplorazioni urbane si sono alternati laboratori sul disegno e l’espressione corporea per interpretare, ciascuno con le proprie abilità, i contenuti di alcuni dei soggetti dipinti.  

Evento finale 

A maggio 2024 è previsto un evento immersivo aperto al pubblico che racconterà i luoghi di Milano dal punto di vista dei piccoli partecipanti: sarà allestita una mostra dei lavori realizzati durante il percorso dove bambini e bambine guideranno i visitatori. L’evento sarà arricchito anche da un incontro pubblico durante il quale i promotori del progetto insieme ad altre voci influenti nel campo dell’educazione presenteranno gli esiti dei percorsi in un dialogo aperto a tutta la cittadinanza. 

Il ruolo di CBM 

Nell’ambito del progetto CBM ha avuto il compito di supervisionare i percorsi, i materiali e l’evento finale per garantire che fossero applicati i principi di inclusione e accessibilità nella progettazione e realizzazione delle attività e consentire la partecipazione di tutti e di tutte secondo le proprie abilità. 

1 / 7

I contenuti non finiscono qui! 

L’impegno di CBM nella promozione dei diritti delle persone con disabilità e nella diffusione di una cultura dell’inclusione continua con “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”, il progetto didattico gratuito che offre un percorso di formazione per l’insegnamento e l’apprendimento dell’educazione civica

Il progetto è rivolto a insegnanti, studenti e studentesse delle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. Si tratta di un percorso in 4 moduli composto da una formazione online e un kit operativo da utilizzare in classe. 

Scopri come aderire Scopri di più sul progetto: “Le cose che abbiamo in comune”

{{ errors.first('firstname') }}
{{ errors.first('lastname') }}
{{ errors.first('email') }}